Una visita nei locali delle due sedi del Liceo Artistico di Modica nella zona del polo commerciale che doveva servire al Commissario dell’ex Provincia regionale di Ragusa per toccare con mano e vedere con i propri occhi, gli spazi necessari per questo tipo di liceo, differente rispetto ad altri percorsi scolastici liceali proprio perché caratterizzato da tanti laboratori artistici e spazi creativi.
Tuttavia alla visita che si è svolta oggi pomeriggio, il grande assente è stato proprio il commissario Dario Cartabellotta, impegnato altrove. Al suo posto l’ingegnere Carlo Sinatra, dirigente del settore lavori pubblici e patrimonio, insieme all’avvocato Salvatore Mezzasalma, dirigente del settore avvocatura. Accompagnati dalla senatrice del Pd Venera Padua, che ha fortemente voluto l’incontro, e dal primo cittadino di Modica Ignazio Abbate, hanno visitato le due sedi del Liceo Artistico.
Un fiore all’occhiello non solo per Modica ma per tutto il territorio ibleo. Una vera e propria fucina di idee e di studi adeguati alle propensioni artistiche ed espressive degli studenti. Un istituto unico nel panorama provinciale, tanto che l’ottanta per cento degli studenti vengono da altre città, con grandi sacrifici individuali e delle famiglie. Tutto questo potrebbe essere messo parzialmente in discussione dato che è ormai chiaro che la ex Provincia non può più sobbarcarsi i costi delle due sedi e inizialmente si era palesata la soluzione dei doppi turni all’Istituto Galilei-Campailla. Una soluzione che potrebbe essere scongiurata ma una quadra per il nuovo anno sempre, purtroppo, ancora lontana. Non ha di certo aiutato l’assenza del commissario Cartabellotta.
Il dirigente incaricato ha infatti tecnicamente presentato la possibile soluzione proposta dalla Provincia che consisterebbe nel chiudere la sede ex Gensal, dove ci sono i laboratori e la palestra e accorpare gli studenti nella sede ex Carpentieri e al Liceo Scientifico. Una soluzione quanto mai poco realizzabile dato che gli studenti pendolari non avrebbero nessun autobus che li porterebbe nella zona delle scuole al Liceo Galilei. Il dirigente provinciale ha quindi spiegato che gli studenti dovrebbero andare nella sede dello scientifico per due giorni alla settimana, turnandosi nelle aule e nei laboratori, lasciando alle famiglie la gestione dei trasporti e agli insegnanti la gestione delle turnazioni, piuttosto ardua dato che si tratterebbe di un numero spropositato di studenti. Proposta che non ha convinto nessuno dei presenti.
Gli insegnanti e il dirigente scolastico Sergio Carruba hanno immediatamente manifestato il proprio dissenso, sottolineando la complessità e i disagi che comporterebbe in primis per gli studenti. Anche la senatrice Padua e il sindaco Abbate non hanno reputato consona la soluzione che penalizzerebbe soprattutto gli allievi pendolari.
“La Provincia si è focalizzata sull’aspetto organizzativo ma il discorso è più complesso e deve abbracciare la serenità di tutti – sancisce Venera Padua – L’unica soluzione è riguardare gli affitti, rinegoziandoli e lasciare i ragazzi qui dove sono. Ci sono tanti sperperi come il Liceo Convitto che costa circa ottantamila euro l’anno ed è sfruttato pochissimo. Si dovrebbe ottimizzare e mantenere le sedi per il tempo necessario per trovare e costruire soluzioni più definitive”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Ignazio Abbate: “La nostra proposta come amministrazione è cedere l’edificio dell’ex auditorium nella zona delle scuole per farne la nuova sede del Liceo Artistico. Una soluzione concreta che ha bisogno di un paio di anni per essere realizzata. Nel frattempo queste sedi non si toccano: gli studenti devono continuare a venire regolarmente nelle loro scuole da settembre. Si devono invece rivedere gli affitti, in modo da mantenere le spese con un netto risparmio”.