Una querelle accesa da nord a sud. Pure a Ragusa, all’inizio dell’anno scolastico, alcuni genitori avevano deciso di non far mangiare i bambini usufruendo della mensa scolastica, ma dando loro il classico panino.
C’erano state resistenze da parte di qualche Istituto, e anche il Comune si era detto contrario. Poi, però, la maggior parte hanno acquistato i ticket, e non ci sono state lamentele sul servizio.
In varie parti d’Italia, però, dove il costo della mensa è ben superiore a quello di Ragusa, la levata di scudi da parte di mamme e papà che non possono sostenere quei costi hanno iniziato un contenzioso.
La Corte d’appello del Tribunale di Torino ha emesso una sentenza storica: a scuola si può mangiare il panino portato da casa.
Così hanno commentato i genitori piemontesi che hanno avviato la causa contro il Ministero dell’Istruzione:
“I giudici hanno finalmente accertato il diritto di ogni cittadino di decidere se aderire al servizio di refezione scolastica, ovvero dotare i propri figli del pasto preparato a casa da consumare insieme ai propri compagni negli stessi locali. Diritto che ci pareva evidente, ma che ci ha impegnati in una battaglia molto dura con l’amministrazione comunale ed il ministero”.