I periti nominati dal Gup hanno depositato l’esito della perizia psichiatrica nel tardo pomeriggio di ieri al Tribunale di Ragusa.
I due periti (Eugenio Aguglia, ordinario di Psichiatria a Catania e Roberto Catanesi, ordinario di Psicopatologia forense a Bari) hanno depositato la corposa documentazione.
Evidenziano che la donna presenta “tratti disarmonici della personalità”. Ma gli esami eseguiti non evidenziano “disturbi mentali clinicamente rilevanti” secondo i dettami del Dsm, ossia il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
Veronica Panarello, secondo i due periti, “all’epoca dei fatti, e con riferimento a essi, aveva la capacità di intendere e di volere”.
Allo stato attuale, inoltre, è “in grado di partecipare coscientemente al processo”. Secondo i periti, infatti, la donna è in grado di “comprendere oggetto e contenuto delle imputazioni” ed è in grado di “argomentare circa le accuse che le sono mosse”.
L’udienza si terrà il 20 giugno. Ora la donna, accusata dell’omicidio del figlio Lorys, rischia trent’anni di carcere.