Comune di Ragusa multato per assenza di democrazia partecipata. Il ‘titolo’ della notizia diffusa dal Laboratorio 2.0 ha fatto il giro del web. Il motivo? Il comune non ha adottato strumenti di democrazia partecipata, subendo il taglio, previsto da una normativa del 2014, del due per cento nei trasferimenti. Taglio che ammonta a 64.500 euro.
Questo quanto denuncia il movimento politico che in consiglio è rappresentato da Sonia Migliore e Manuela Nicita.
La questione, però, documenti alla mano, è più complessa, e la ‘multa’ appare tutt’altro che scontata Il 28 aprile scorso la Regione aveva inviato un avviso ai comuni con una serie di informazioni.
La prima: gli stanziamenti regionali ai Comuni erano stati comunicati nella misura di 340milioni, ma niente da fare, a Palermo si raschia il barile. Ci sono soltanto 105milioni. Altra postilla in quella lettera da ‘lacrime e sangue’: entro dieci giorni i comuni devono trasmettere “attestazione in ordine all’utilizzo” di quel due per cento di trasferimenti regionali vincolati per forme di bilancio partecipato. Palazzo dell’Aquila, essendo in fase di chiusura il consuntivo 2015, ha preferito attendere di avere il dato certo. Diversamente, solo sulla base del bilancio di previsione 2015, sarebbero state pure dichiarazioni di intenti.
Modica e Scicli, a quanto pare, il dato lo hanno comunicato, pur non avendo approvato l’atto contabile che conferma l’impiego delle somme. Il motivo? In realtà la norma non impone forme precise per queste dichiarazioni: è una sorta di dichiarazione unilaterale dei comuni e nessuno controlla. Ragusa poteva allora farlo, dirà qualcuno. Ha peccato di scrupolo, probabilmente.
La Regione, però, su quale base ‘multa’ il Comune senza neppure conoscere il consuntivo, cioè quanto davvero speso dal Comune? E andiamo al cuore della vicenda. Palazzo dell’Aquila le somme per forme di partecipazione attiva pare le abbia spese.
Nel mese di dicembre, a una richiesta da parte di un deputato regionale, erano state indicate spese anche leggermente superiori ai 64.500 previsti.
L’ultima ‘chicca’, clamorosa. La Regione ha calcolato la ‘multa’ sulla base di un dato errato. Ecco perchè: Palermo aveva assegnato a Ragusa, per il 2015, 3.221.306,19 euro. Ad aprile, cioè a bilancio già in fase di consuntivo, c’ha ripensato. Non ci sono soldi, vi diamo 805mila euro in meno. Ma la ‘multa’, l’ha calcolata sempre su quei 3,2 milioni di euro mai trasferiti. Oltre al danno anche la beffa.
[Fonte Giornale di Sicilia]