Grazia Vernuccio, è questo il nome della trentenne modicana affetta da leucemia linfoblastica acuta, la cui storia circa un mese fa aveva letteralmente smosso il territorio ragusano. Una vera e propria mobilitazione per rispondere al padre che chiedeva di donare il midollo per dare a sua figlia una possibilità di salvezza, dato che, nonostante i cicli di chemioterapia, il trapianto di midollo resta necessario.
Grazia, non sapendo del gesto del padre, ha vissuto con sgomento e incredulità la notizia apparsa sul web e su ogni media. Ma dopo una prima forte reazione, la rabbia ha lasciato il posto ad un sentimento di gratitudine, verso tutti. “Qualche settimana fa ho appreso dal web una notizia che ha subito attirato la mia attenzione – scrive Grazia – Si parlava, infatti, di una ragazza modicana malata di LLA di nome Sara, nome di fantasia, ma più andavo avanti nella lettura e più capivo che l’articolo mi riguardava: stavano parlando di me….Ho così scoperto che la mia famiglia aveva chiesto che venisse fatto un appello per cercare un donatore di midollo. Nei giorni successivi ho cercato di metabolizzare un po’ la notizia e ho deciso comunque di capire quale fosse stato l’effetto dell’articolo in questione…beh mi sono commossa. La solidarietà è stata tanta, i telefoni dell’Avis suonavano e suonano in continuazione. Sono orgogliosa della mia città, dei modicani, e delle tantissime persone della provincia di Ragusa che si sono mobilitate. Sono rimasta senza parole, grazie di cuore”.
Grazia spiega meglio cosa sta vivendo: “Mi sono già sottoposta a 4 cicli di chemio, dopo il secondo ciclo mi è stato comunicato che la mia malattia è in remissione. Tuttavia mi è anche stato detto che in ogni caso necessito di un trapianto di midollo osseo proprio per evitare che per la sua aggressività si ripresenti nuovamente. Solo questo potrà permettermi di tornare alla mia vita quotidiana mentre, al momento, tra un ciclo e l’altro riesco solo ad assaporarne qualche attimo. Questo tipo di malattia è particolarmente aggressivo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Le chemio possono aiutare ma sicuramente non migliorano la qualità di vita della persona malata e per poter uscire dal “tunnel”, sia Sara che chiunque viva la sua stessa identica realtà, necessita dell’aiuto di un “fratello” compatibile, purtroppo le possibilità di poterlo trovare sono basse circa 1 su 100.000. Purtroppo questa malattia colpisce indistintamente e senza una ragione, ognuno di noi potrebbe avere bisogno di una compatibilità che gli salvi la vita, ad oggi poche sono le persone che hanno dato la propria disponibilità a questo. Spero tanto che tutti trovino il coraggio per essere gli eroi di qualcuno e di diventare donatori effettivi, più sarete a tipizzarvi e maggiori saranno le possibilità”.
Ma come si diventa donatori? Grazia lo spiega con molta semplicità: “Diventare donatori di midollo osseo è semplicissimo e gratuito per chi ha un età compresa tra i 18 e 35 anni infatti le spese sono a carico del SSN mentre per chi volesse in ogni caso tipizzarsi dovrà recarsi dal proprio medico di base, farsi fare una richiesta di tipizzazione e pagare un ticket di circa 80,00 euro. Basta poi un semplice prelievo del sangue per capire se si è compatibili, dopo di che ci sono due modalità per poter donare: tramite prelievo di cellule staminali da sangue periferico o prelievo di cellule staminali midollari e, ovviamente si tratta di due procedure che non comportano alcun rischio per il donatore, ma che, credetemi, si tratta di un grande gesto d’amore per chi lo fa e per chi lo riceve. Non esitate a contattare il centro Avis per qualsiasi dubbio o chiarimento, potete collegarvi anche sul sito ADMO. Io nel frattempo continuo a lottare e a costruire il mio futuro che mi vedrà presto sposa al mio grande amore. Lui che in questi 8 anni ha condiviso con me vita e malattia. Lui che mi da ogni giorno tanta forza, insieme alla mia famiglia”.
Grazia ha negli occhi l’entusiasmo della vita che l’aspetta: “E mentre fantastico sul mio futuro aspetto che uno di questi giorni i medici vengano e mi comunichino finalmente che è stato trovato un donatore compatibile al 100%”.
Ecco la nota che ha inviato il sindaco di Modica, Ignazio Abbate.
Sono rimasto profondamente colpito dalla lettera scritta dalla giovane Grazia Vernuccio, la nostra concittadina che sta lottando contro un male terribile, la Leucemia Linfoblastica Acuta. La battaglia che sta conducendo in maniera esemplare, senza perdersi d’animo e con una grandissima voglia di vivere, ha bisogno dell’aiuto di tutti noi. Grazia necessita di un trapianto di midollo osseo per vincere sul male, ma purtroppo fino ad ora nessun componente della sua famiglia si è rivelato compatibile con lei. So che è scattata una vera e propria gara di solidarietà tra i modicani e gli abitanti delle città limitrofe, che l’Avis è stata inondata di telefonate e richieste di esami. Ma ad oggi ancora nessuna compatibilità è stata riscontrata. L’indice di compatibilità è infatti bassissimo, si parla di un individuo su 100.000. L’unico modo per trovare il donatore giusto è aumentare esponenzialmente il numero dei volontari. Quindi ogni persona che si propone rappresenta una speranza in più per Grazia. Non occorrere essere eroi, ma solo avere un cuore e pensare al futuro della sfortunata ragazza”. Basta telefonare all’Avis e sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue per capire se si è compatibili o meno. L’esame è gratuito se si hanno dai 18 ai 35 anni. Oltre quella soglia di età è necessario andare dal proprio medico di base, farsi fare una richiesta di tipizzazione e pagare un ticket di circa 80 euro. “Stiamo cercando in tutti i modi di poter abbattere questo costo. E’ assurdo che un potenziale donatore debba pagare. Stiamo vedendo, come Comune, di poter sostenere il costo di tutti coloro che si vogliono sottoporre all’esame di tipizzazione per aiutare Grazia ed abbiano superato i 35 anni. Visto che però ci sono da rispettare dei tempi tecnici, invito tutti quelli che ne hanno volontà, a farsi fare intanto l’esame e conservare la ricevuta del pagamento del ticket. Non appena avremo trovato il modo di rimborsarli, le ricevute ci serviranno per procedere. L’unica cosa che conta, per il momento, è aiutare Grazia a vincere la sua battaglia, a regalarle un futuro. Confido nel cuore grande dei modicani e sono sicuro che insieme vinceremo”.