L’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa ha smascherato e denunciato all’autorità giudiziaria sette esperti truffatori che operavano su internet, attraverso diversi siti specializzati in annunci di vendite tra privati.
I colpi sono stati messi a segno praticamente da tutta Italia, con truffe sul web che, partite rispettivamente dalla provincia di Roma, Pescara, Ravenna, Foggia, Caserta e Siracusa, hanno mietuto vittime nella provincia di Ragusa, con danni economici anche rilevanti.
Le indagini sono partite dalle denunce presentate presso gli Uffici della Questura iblea in merito alle truffe subite da diversi cittadini che, rispondendo ad alcuni annunci, dopo aver intrapreso diversi contatti con la parte acquirente e aver regolarmente pagato la merce di interesse, non hanno ricevuto quanto acquistato perdendo definitivamente traccia del venditore, che di fatto si è reso irreperibile.
In tutti i casi, per il pagamento di quanto pattuito è stato utilizzato lo strumento della ricarica di carte prepagate postepay.
Così, dopo aver contattato telefonicamente il venditore di alcuni cerchi per pneumatici e pagato 360 euro, ricaricando una carta postepay, un quarantacinquenne ragusano ha capito di essere entrato nella rete del truffatore quando non è più riuscito a mettersi in contatto con lui. Della merce acquistata neanche l’ombra.
Stessa cosa è avvenuta ad altri acquirenti, per l’acquisto di una caldaia idro a pellet, con una somma pagata pari a 580,00 euro, o di un kyte surf per un valore di oltre 300,00 euro, di una consolle xbox per una somma corrisposta di 150,00 euro, di un autoradio per un valore di 120,00 euro, di due bancali di pellet per stufa per una somma totale di 350,00 euro.
Tutti gli acquirenti dopo aver aspettato invano il recapito di quanto acquistato hanno riprovato a mettersi di nuovo in contatto con la parte acquirente senza ricevere più alcuna notizia.
Così dalle denunce presentate in Questura e dalle scarse informazioni riferite dalle parti offese, gli uomini dell’Ufficio Volanti, diretti dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla, hanno iniziato una certosina attività investigativa, grazie alla quale, utilizzando tutte le banche dati in uso alle Forze dell’Ordine sono riusciti a risalire ai rispettivi responsabili, tutti con numerosi precedenti per reati dello stesso di tipo.
Sono stati cosi denunciati per truffa B.N. romano di ventitré anni, C.U. pescarese di cinquanta anni, F.G. quarantottenne di Ravenna, P.G. foggiano di quarantasei anni, R.P. quarantaquattrenne di Pescara, C.A. trentottenne di Siracusa, P.C. palermitano di cinquantasei anni.
“Il buon risultato ottenuto dimostra come quello delle truffe on line sia un fenomeno diffuso che non conosce confini di tipo territoriali. Operare nella rete, necessita maggiori cautele soprattutto laddove viene richiesto il versamento preventivo di somme di denaro. Esistono a tal riguardo forme di pagamento da effettuarsi solo a consegna di quanto acquistato. Proporre tale forma di pagamento è un metodo utile per sondare le intenzioni del venditore soprattutto nei casi in cui si tratti di privati”.