I genitori avevano temuto il peggio e sino alle 14 di ieri erano rimasti negli Uffici del Commissariato di Polizia di Vittoria a cercare una spiegazione, ricostruire abitudini e luoghi frequentati, dare informazioni utili per aiutare gli Agenti a ritrovare le loro figlie, due ragazzine di 12 e 14 anni, compagne di classe e “amiche per la pelle”.
I cellulari di cui le due ragazze erano fornite risultavano spenti e ciò era causa di maggiore preoccupazione.
Le Volanti avevano sul cruscotto le loro fotografie e per tutta la giornata le hanno cercate nei luoghi indicati dai genitori ed in tutti quelli frequentati dai giovanissimi vittoriesi, ma sembravano perse le tracce.
Preziosa anche la collaborazione dell’Associazione “Donne a Sud” e della sua presidente, l’avvocata Rosanna Caudullo che si è spesa fino tarda sera nell’attività di sostegno alle due coppie di genitori in preda alla disperazione e si è interfacciata con la Polizia.
La svolta, per fortuna è arrivata in tarda serata quando uno dei residenti di un condominio del centro ha chiamato il Commissariato per segnalare la presenza, sul pianerottolo dell’ultimo piano dello stabile, di due zainetti colorati, abbandonati.
I poliziotti si sono subito recati sul posto ed hanno capito che si trattava proprio degli zainetti delle ragazzine scomparse ed ancora prima che li aprissero hanno notato, attraverso la tromba delle scale, al piano terra, le gambe di due persone, una con le scarpe viola, l’altra con le scarpe bianche. Rapidamente sono ridiscesi al piano terra ed hanno visto le ragazzine. Accompagnate in Commissariato hanno spiegato che al mattino avevano deciso di marinare la scuola ed erano andate alla villa comunale, poi alle 10 erano tornate a Scuola pensando di potere entrare, intanto al cellulare di una delle due arrivava la telefonata dalla madre, alla quale non rispondeva per timore di “punizioni”. Poi alle 11 erano entrate in quel condominio ed erano state tutte il giorno sedute sul pianerottolo dell’ultimo piano senza essere disturbate da nessuno.
Presso gli Uffici della Polizia sono stati invitati a presentarsi i genitori a cui le rispettive figlie sono state consegnate.