Alla scoperta del patrimonio culturale e ambientale dell’area iblea. Per il secondo anno consecutivo grande partecipazione per il progetto promosso dall’Interspar Le Dune di Ragusa con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti nella conoscenza del mondo zootecnico e caseario della provincia più agricola del Sud Italia, qual è quella iblea.
In questo modo i giovani diventano partecipi e al tempo stesso testimoni delle varie fasi produttive, dalla mungitura del latte alla sua trasformazione in formaggio, mozzarella e altri prodotti di grande qualità utilizzati nell’alimentazione quotidiana. Ieri mattina sono stati gli studenti della quarta A e B dell’istituto comprensivo Mariele Ventre di Ragusa a far visita all’azienda agricola “Al Casale” per assistere da vicino alle fasi della mungitura, venendo così a contatto con un vero e proprio allevamento zootecnico.
Durante la visita alla fattoria didattica gli alunni hanno avuto la possibilità di assistere a tutti gli stadi della lavorazione del latte, alla produzione di ricotta e formaggio, alla manipolazione del pane ed inoltre hanno visitato le stalle per familiarizzare con gli animali. Molti ragazzini infatti non hanno mai visto da vicino una mucca né tanto meno conoscono fino in fondo il ciclo produttivo caseario. Dopo la visita in azienda gli studenti si sono spostati direttamente nel caseificio presente all’interno dell’Interspar Le Dune per assistere alla fase di trasformazione del latte e dunque alla produzione del formaggio. In particolare sono state illustrate da un esperto zoo-antropologo tutte le varie fasi della caseificazione che portano poi alla realizzazione della ricotta e del formaggio a marchio “Gustibleo”. Un vero e proprio percorso didattico e di conoscenza territoriale.
Un progetto molto interessante che è riuscito a coinvolgere gli studenti permettendo loro di avvicinarsi alle realtà produttive del settore zootecnico dove si produce oggi giorno il buon latte che sta alla base della quotidiana produzione di latticini e formaggi freschi, prodotti d’eccellenza che finiscono sulle tavole dei consumatori e dunque anche su quelle di questi giovani studenti. Il progetto si è sviluppato con la collaborazione dell’Unione Nazionale Consumatori e dell’Istituto Zoopriflattico di Sicilia.