Gianna Sigona fuori dai 5 stelle. Il sindaco Piccitto: “Si dimetta da consigliere”

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“La consigliera del Comune di Ragusa Gianna Sigona non fa più parte del M5S”. Una nota secca, da parte del Movimento 5 stelle Sicilia. 

Ecco il post del sindaco, Federico Piccitto:

“Il nostro ruolo da cittadini è di servizio ai cittadini. E la ‘memoria’ costituisce l’aspetto essenziale ed imprescindibile di una comunità. Non può essere distorto o dileggiato ciò che costituisce il patrimonio culturale e storico della nostra comunità, non solo ragusana. Non è quindi accettabile alcuna valutazione di merito di fronte a situazioni del genere. Si deve agire e basta. Il motivo di tale decisione, è ovvio e naturale: prima di ogni altra considerazione, e come presupposto di ogni decisione, esiste il rispetto delle istituzioni democratiche e della Storia.

Le dimissioni dalla carica di consigliere comunale sarebbero, aggiungo, il riflesso naturale del rispetto dovuto ad un ruolo istituzionale che non può prescindere, per nessun motivo, dai valori cardine condivisi e consolidati nell’intera comunità”.

Toni forti anche sulla bacheca del presidente del consiglio comunale, Antonio Tringali: 

Sono rimasto basito e sconcertato dal leggere quelle parole, che hanno avuto lo stesso peso di macigni, espresse dalla consigliera Gianna Sigona.

Ricordo invece queste altre di parole: “Giuro di adempiere alle mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune, in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”.
E’ il giuramento che ciascun consigliere comunale, me compreso, ha compiuto nel giorno dell’insediamento, apponendo la propria firma in calce a quest’atto. Un impegno che racchiude l’essenza della presenza di ciascuno che rappresenta all’interno e all’esterno l’Istituzione di cui ci onoriamo di far parte. Non possono esserci dunque atteggiamento, scherno, posizione, frase, retaggio che tradisca una dichiarazione talmente alta nei confronti del Comune, della Repubblica, della Regione ed ancora nei confronti dell’amministrazione, dei consiglieri, dei cittadini, della Storia, che rimane sempre e comunque Maestra di Vita. Sappiamo bene che ciascuno si assume sempre le responsabilità di ciò che dice e fa, ma l’etica e la morale rimangono pietre miliari da cui non potersi discostare. Auspico che Gianna Sigona tragga le dovute conclusioni e si comporti di conseguenza”.