E’ accaduto alle tre di notte, a distanza di circa un mese da un episodio analogo. Qualcuno ha dato fuoco al portone d’ingresso dell’abitazione del sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta. Sono stati i carabinieri ad avvertire il primo cittadino del paese montano nel cuore della notte di martedì.
La notizia è stata rivelata questa mattina dal Giornale di Sicilia.
Il quotidiano ha riportato una dichiarazione del primo cittadino: “Secondo me si tratta di un episodio legato all’attività amministrativa e, probabilmente, è opera di un giarratanese che magari si è sentito deluso dalle risposte ricevute dal primo cittadino. Io vado avanti sereno. Il mese scorso ho ricevuto tanti attestati di stima”.
La nota della Cgil a firma del segretario, Giovanni Avola:
L’ennesimo attentato ai danni del sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, preoccupa e inquieta non solo per la dinamica con cui le azioni criminali si sono consumate ma per il fatto che si continua impunemente a perseguitare un primo cittadino distintosi per una sana e proficua attività amministrativa a favore della popolazione che quattro anni fa lo voluto, eleggendolo, come primo cittadino.
La Cgil di Ragusa che rappresento esprime solidarietà e vicinanza al sindaco Bartolo Giaquinta in questo momento non certamente facile della sua vita e siamo convinti che continuerà, come ha sempre fatto, ad agire senza tentennamenti a favore dei concittadini non lasciandosi condizionare da esecrabili fatti a delinquere per i quali è stata vittima in più di un’occasione.
Auspichiamo certamente che le forze dell’ordine, che stanno indagando sugli attentati, garantiranno alla giustizia i materiali esecutori e gli eventuali mandanti delle azioni criminali.
Anche il deputato regionale Nello Dipasquale è intervenuto sull’episodio:
“Al sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta, ancora una volta va tutta la mia sincera solidarietà. Nuovamente vittima di un vile gesto intimidatorio, sento il dovere di esprimergli tutta la mia vicinanza e l’orgoglio che provo per il suo operato. Sono certo che le forze dell’ordine sapranno mettere la parola fine a questa serie di episodi estremamente gravi”.