Ha tentato di colpire di nuovo a Ragusa un uomo, esperto nel raggiro della ricarica della carta postepay, che colpisce soprattutto esercenti di ricevitorie Sisal e Lottomatica, con danni economici importanti.
In questo caso però il titolare della ricevitoria è riuscito a sventare il colpo riconoscendo nel modus operandi del soggetto che gli si è presentato dinanzi quello di un probabile truffatore.
D’aiuto per l’esercente è stata la lettura degli articoli apparsi sulla stampa locale sui risultati delle operazioni condotte nei mesi scorsi dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa, che hanno portato all’ individuazione di più soggetti dediti alla particolare truffa della ricarica di una carta postepay con la successiva richiesta di pagamento a mezzo bancomat che, puntualmente non andava a buon fine. L’epilogo sempre uguale, con l’allontanamento dell’impostore e il danno economico per la vittima.
L’uomo di circa cinquant’anni, distinto e con modi gentili, in serata è entrato in una ricevitoria del centro cittadino richiedendo di ricaricare di 150 euro la propria carta postepay, di cui forniva solo il numero e il proprio codice fiscale. Il titolare ha iniziato l’operazione e prima di effettuare la ricarica ha richiesto il previo pagamento della somma. L’uomo a questo punto ha iniziato ad innervosirsi riferendo che ad operazione conclusa avrebbe pagato senza problemi con una carta bancomat. A questo punto il titolare ha iniziato a maturare sospetti sull’uomo che, all’ennesima richiesta di immediato pagamento da parte dell’esercente, con una scusa si è allontanato.
Presso la Questura il titolare della ricevitoria ha presentato denuncia per il tentativo di truffa di cui era stato vittima. Dalle descrizioni somatiche riferite, gli uomini diretti dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla hanno intuito che poteva trattarsi di un soggetto già denunciato per analoghi episodi.
Ed in effetti l’esercente, dalla visone di un album fotografico ha riconosciuto senza ombra di dubbio in D. G. , quarantasettenne ragusano, con precedenti specifici, il responsabile del tentativo di truffa.
Pertanto all’esito degli ulteriori accertamenti l’uomo, già recidivo a simili delitti, è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di tentata truffa aggravata.