Presentato sabato a Comiso il libro “Il viaggio. L’incanto della piccola principessa”. L’autore, Giorgio Giurdanella, giovane avvocato vittoriese, ha già raccolto numerosi successi nell’arco di due anni, in molte città italiane, dove il suo scritto è stato presentato e, in alcuni casi, adottato come testo da analizzare nelle scuole.
Il libro nasce da alcuni appunti di viaggio annotati in un quadernetto dove l’autore scriveva di getto tutto ciò che gli si presentava davanti e tutto ciò che questo gli suscitava. “L’idea del libro non è stata immediata”, ha spiegato Giurdanella, “poi ho pensato che scrivere era un modo per metabolizzare ed indirizzare le energie e le esperienze positive e negative alle quali si va incontro”. La struttura del racconto sembra fondamentalmente semplice. Giurdanella racconta a una amica che sembra reale, Calypso, un suo viaggio in Irlanda, dove conosce Kara.
Dal titolo si potrebbe percepire in trasparenza, una nouance fiabesca, come nella migliore tradizione delle storie medioevali, ma il contenuto racchiuso in un breve testo, è di tutt’altra natura.
Giurdanella è riuscito in un melange molto difficile da accostare, che parte dall’utilizzo di un linguaggio doviziosamente descrittivo, al racconto dietro al quale si cela molta simbologia. La traccia principale su cui si snoda tutta la storia, è quella del viaggio. Il viaggio come spostamento dalla Sicilia all’Irlanda. Il viaggio inteso come arricchimento personale nel momento in cui l’autore parte da un suo bagaglio, per arrivare ad una conoscenza di luoghi, di usi, di costumi e di persone che lasciano tracce indelebili. Il viaggio come un movimento di sentimenti, emozioni e percezioni che , inesorabilmente, conducono ad un posto sconosciuto da giovani: la vita e tutto ciò che essa riserva.
Quasi un impatto delicato con le figure sghembe che il destino riserva a prescindere da ciò che invece, simmetricamente e ordinatamente, si progetta. E poi, c’è l’incanto. La sensazione disarmante di imbattersi in qualcosa di stupendo come l’amore. Un amore di cui ormai si parla poco soprattutto tra i giovani. amore che rende forte l’autore anche davanti alle pieghe e alle improvvisazioni che la vita non risparmia mai a nessuno quando la si vive pienamente. Un sentimento che ha imprigionato Giorgio Giurdanella nella più bella dimensione che un essere umano possa vivere: il sentimento positivo, l’amore per gli altri, l’amore per sempre.
Ha moderato il dibattito la collega Gianna Bozzali. Hanno discusso con l’autore, la dott.ssa Federica Distefano, l’avv. Giulia Dipaola e la prof.ssa Maria Rita Schembari.