Vittoria, il candidato sindaco Statelli: “Decurteremo le nostre indennità di carica del 50%”

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Sindaco, componenti della giunta e consiglieri comunali ci decurteremo l’indennità di carica del 50% per ciascun mese per tutta la durata del mandato elettorale. Somme che confluiranno in un apposito capitolo di spese straordinarie all’interno del bilancio previsionale dell’Ente che saranno utilizzate per sostenere interventi urgenti ed inderogabili nell’ambito della scuola e per tutti i provvedimenti improrogabili che non possono essere coperti con la spesa corrente”. E’ l’annuncio che, ieri sera, nei consueti incontri del giovedì all’Agriturismo La Maddalena, ha fatto il candidato sindaco di Vittoria di Progetto Impresa Vincenzo Statelli.

E’ una scelta etica e di coscienza – ha proseguito Statelli – a supporto del principio che questo progetto civico messo su per la nostra Città si fonda sull’esclusivo interesse della collettività e non certo del singolo. Conseguenza dell’altro principio ispiratore contenuto nel patto etico sottoscritto con i cittadini, ossia che i sette soci fondatori di Progetto Impresa non avranno alcuna carica istituzionale o di sottogoverno. Non siamo professionisti della politica e non abbiamo interessi di parte nell’affrontare questa competizione elettorale, ecco perché abbiamo da subito accantonato i facili proclami, poi irrealizzabili. In ciascuna affermazione compiuta, ci stiamo mettendo la faccia e i nostri nomi, in segno di onestà e lealtà verso l’elettorato”.

L’altro delicato passaggio affrontato nel partecipato incontro di ieri, a cui hanno preso parte tantissimi cittadini che hanno democraticamente votato, alzandosi in piedi per esprimere il loro consenso sui vari quesiti posti, ha riguardato le decisioni da assumere all’indomani del voto del 5 giugno.

A prescindere dall’esito del voto del 5 giugno, – ha spiegato il candidato sindaco Statelli – Progetto Impresa con il sostegno di tutte le persone che ieri sera generosamente hanno dedicato il loro tempo per conoscere il nostro progetto, ha deliberato sul comportamento da adottare all’indomani del voto. Non siamo un partito, ma una lista civica. Siamo scesi in campo perché non vedevano nei candidati alla carica di primo cittadino un programma convincente e una personalità in grado di interpretare le esigenze di questa città. Ragion per cui abbiamo, oggi, deciso di compiere il percorso da outsider e continueremo a farlo.

L’assemblea di ieri sera ha deciso che, a prescindere dall’esito del voto, il nostro percorso continuerà da soli, da battitori liberi, senza alcun ancoraggio ad altre liste o candidati sindaco. Come non ci hanno convinto oggi i loro programmi, non lo potranno fare il sei giugno, dunque nessun mercato delle ‘vacche grasse’, nessuna lusinga o proposta di posti di governo o sottogoverno potrà allettarci. Vogliamo, con le nostre sole forze, scardinare un sistema che vede politici replicare se stessi. Noi siamo e rimarremo persone a servizio della città di Vittoria”.

Statelli, dopo aver manifestato la sua intenzione a votare “Sì”al referendum del 17 Aprile in tema di trivellazioni, poi, ha lanciato due nuove proposte da realizzare.

Innanzitutto l’utilizzo di un’App gratuita da scaricare che consentirà a tutti i cittadini in possesso di un normale smartphone di poter segnalare guasti, disagi, richieste, ripristini, problematiche, proposte, a cui risponderemo in tempo reale, non con le parole, ma con i fatti. Siamo gente che lavora e sappiamo che la tempistica è tutto, ecco perché i tempi della burocrazia, riteniamo, possono essere abbattuti, basta solo volerlo. Ancora, abbiamo in mente un sistema di videosorveglianza, non invasivo e a tutela della privacy dei nostri ragazzi, da installare nelle scuole della nostra città per salvaguardare gli studenti e garantire loro serenità nel corso del loro percorso di studi. Ed infine, nella nostra agenda tra i tanti appuntamenti già programmati, c’è per il 22 aprile un incontro con l’Associazione Antiracket nel corso del quale sottoscriveremo un protocollo per la legalità. La legalità è il pilastro del nostro movimento perché dobbiamo ripartire dalla Vittoria pulita, che lavora, che cammina a testa alta e che ha esigenza e voglia di riemergere”.