E’ stato un viaggio emozionante, divertente, malinconico, nostalgico, intenso, quello che Flavio Insinna ha regalato sabato 9 aprile, al pubblico del Teatro Tenda di Ragusa con “La macchina della Felicità”.
Momenti di allegria, di semplici risate si sono alternati a riflessioni intime, ricordi d’infanzia, spunti di analisi della realtà attuale. Sullo sfondo la musica coinvolgente della “Piccola Orchestra”, diretta dal Maestro Nigro, da anni spalla di Insinna e ormai suo amico fidato, e video e immagini suggestivi. Un viaggio tra canzoni, citazioni (da Papa Francesco – “Abbiate il coraggio di essere felici” – a Confucio “Non esiste una strada verso la Felicità. La Felicità è la strada” – da Romano Battaglia a Jacques Cousteau, da Gandhi a John Lennon, solo per citarne alcuni), messaggi di solidarietà, storie di vita ed estratti del libro scritto da Insinna due anni fa, dal quale nasce l’idea dello spettacolo. Un omaggio particolare alla Sicilia e allo spirito solidale che ogni giorno dimostra accogliendo i più poveri e disperati del mondo.
Un inno alla felicità, perché “Non è mai troppo tardi per cercarla – ha detto Insinna – Avere la voglia, il coraggio, la forza per rinunciare ad una vita di sopravvivenza e scegliere una vita vera, si può!”. Commoventi i momenti dedicati al tema dell’immigrazione: “Non è un’invasione, perché verrebbero con le armi e invece sono armati solo di bambini”, e quelli dedicati alla storia del nostro Paese: il diritto al voto concesso alle donne, la strage di Bologna, i giudici Falcone e Borsellino e tanti altri.
Un Insinna straordinario nelle vesti di attore, esilarante, divertente, coinvolgente, ma anche profondo, commovente. Un Insinna che è stato soprattutto un uomo, con la sua storia e i suoi intimi ricordi messi a nudo sul palco. Quelli legati al padre, medico chirurgo scomparso di recente, la cui figura, pur nella sua assenza fisica, è stata sempre presente sullo sfondo. Quelli dell’infanzia al mare e dei suoi traguardi e insuccessi professionali. Ma anche i ricordi de “La macchina della Felicità”, “il cui bagagliaio – ha spiegato Insinna – conserva i sorrisi, i volti, le storie della gente che ho incontrato in questi due anni di viaggio in tutta Italia, un bagagliaio che non sarà mai pieno e che mi ha insegnato che la felicità non è un’utopia: se la cercate bene, la trovate!”.
L’evento è stato organizzato dalla Consortile Ergon, leader regionale nel settore della grande distribuzione con le insegne Despar, Eurospar, Interspar, che ha devoluto in beneficenza i proventi ricavati dalla vendita dei biglietti. “Volevamo fare qualcosa di utile per il nostro territorio – ha spiegato Concetta Lo Magno, direttrice dell’area marketing – qualcosa che regalasse un po’ di felicità e non solo sorrisi. E quale spettacolo migliore se non La macchina della Felicità?”.
Tre le associazioni di Ragusa che ieri hanno ricevuto un assegno di 4.000 euro ciascuna: l’Anfass, rappresentata sul palco dal dott. Brugaletta, che destinerà il ricavato alla ristrutturazione della casa famiglia, la Lilt, rappresentata dal dott. Amato, che acquisterà un ecografo portatile e il Centro Risvegli Ibleo, rappresentato dal presidente Tumino, che destinerà la donazione al progetto di telemedicina. Un grazie particolare è andato allo stesso attore che oltre alla sua presenza ha voluto fare una personale donazione.
Infine, una piccola curiosità: spettatori di eccezione in platea: il maestro Alberto Sironi, regista de “Il commissario Montalbano”, e l’attore Luca Zingaretti, protagonista della famosa fiction. Regalare piccoli di momenti di felicità era la missione: Flavio Insinna a Ragusa ci è riuscito perfettamente.