Un viaggio verso le sorgenti, quelle del torrente Pernamazzoni-Busaitone che ha scavato nei millenni Cava Ispica, che si fa metaforicamente viaggio verso il passato mitologico che qui non ha mai smesso di vivere, un viaggio per riscoprire quelle storie che “non avvennero mai, ma sono sempre”.
“Éis Pegàs” è il documentario su Cava Ispica che il regista modicano Andrea Giannone sta girando in questi giorni, proprio in coincidenza con il momento storico in cui le istituzioni locali stanno preparando la richiesta per l’iscrizione del sito nella World Heritage List dell’Unesco, raccontando la storia e le storie di questo luogo attraverso un intreccio di fiction e di approfondimento scientifico.
La coincidenza delle riprese con il periodo pasquale non è casuale. Tutto comincia infatti a Ispica, la nuova città costruita dopo il terremoto del 1693 dalla popolazione in fuga dalla Cava, dove si è trasferito anche il culto della Settimana Santa per il Cristo alla Colonna, la statua lignea che proviene dall’antichissima chiesa di Santa Maria della Cava e oggi è conservata nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
La storia è essenziale e funzionale allo scopo del documentario. L’assistente di un importante regista – interpretata da Marta Lunetta, già tra i protagonisti della fiction Agrodolce – si sposta da Londra a Modica per effettuare dei sopralluoghi a Cava Ispica, cominciando a muoversi tra grotte, catacombe, antiche iscrizioni dei primi cristiani, affreschi bizantini e la natura rigogliosa della Cava: ogni dettaglio le rivela le sue millenarie stratificazioni, lasciandola lentamente rapita dal mistero senza tempo della Cava.
Le interviste agli studiosi – con un capitolo speciale dedicato alle recenti campagne di scavo – accompagnano le immagini, collegando le ricostruzioni storiche alle infinite leggende che si tramandano attorno a questi luoghi.
“Éis Pegàs” renderà così accessibile e avvincente il racconto dei diversi aspetti di Cava Ispica, che custodisce intatti i segni del passaggio di diverse civiltà.
Il documentario, a cui Andrea Giannone sta lavorando con la collaborazione di Domenico Catano, avrà la durata standard di 52 minuti e sarà girato in 4K. Le parti di fiction saranno in inglese, con sottotitoli in doppia lingua. La distribuzione, a partire dal mese di giugno, punterà sia al mercato televisivo italiano (Sky Arte HD, Rai5, LaEffe, Rai scuola) che a quello internazionale, oltre ai festival di settore.
“Éis Pegàs” è reso possibile dalla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, che ha concesso l’autorizzazione alle riprese, e delle parrocchie di Santa Maria Maggiore e della SS. Annunziata di Ispica, per quelle della Settimana Santa.
Il documentario sarà completato anche grazie al sostegno economico di molte aziende del territorio: Antica Dolceria Bonajuto, Ceramiche Esagono, Gruppo EPAS, TOGETHER Commerfidi Soc. Coop..