Una Pasqua davvero straordinaria, proprio come era stata annunciata. La festa della Madonna Vasa Vasa a Modica, che celebra la resurrezione di Gesù Cristo e al tempo stesso la felicità della Madre nel ritrovare il proprio Figlio risorto, è stata quest’anno veramente indimenticabile.
La novità del 2016 sono stati i baci serali, affiancati a quelli tradizionali della mattina che ripetono un rito che affonda le sue radici nei secoli. Fedeli, visitatori e tantissimi turisti hanno gradito la doppia processione. Una prima stima parla di oltre 50 mila persone che complessivamente hanno partecipato ai riti programmati per la Santa Pasqua a Modica su iniziativa del parroco don Antonio Maria Forgione, del Consiglio Pastorale parrocchiale della Chiesa di Santa Maria di Betlem e con il pieno supporto dell’Amministrazione comunale con in testa il sindaco Ignazio Abbate.
A mezzogiorno in punto, domenica mattina, il primo dei tre baci della tradizione. La Madonna Vasa Vasa, che finora era andata in giro tra i vicoli della città, ricoperta da un manto nero in segno di lutto, improvvisamente vede da lontano il figlio risorto. Si libera velocemente del manto, esplode la gioia mentre in aria volano le colombe bianche. Poco più avanti, in piazza Municipio, i due simulacri si avvicinano e avviene il bacio tra gli applausi festanti di un vero e proprio tappeto di persone che riempiono buona parte di corso Umberto, come le vie laterali. Ed è qui che è avvenuta la prima benedizione ai fedeli e alla città. Un clima di festa sottolineato anche dalla presenza degli sbandieratori e dei musici di Agro Priolese e dalla banda Civica Filarmonica di Modica.
Il secondo bacio avviene dinnanzi la chiesa di San Pietro dove la folla si è radunata lungo la scalinata. Anche in questo caso un momento di grande e partecipata emozione così come per il terzo ed ultimo dei baci esterni della mattina, avvenuto dinnanzi la chiesa di Santa Maria di Betlem. Al rientro, ancora due baci al centro della navata della chiesa. In serata, dopo la messa presieduta da mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della diocesi di Noto, in occasione del Giubileo della Misericordia si è svolta l’inedita processione con altri baci tra i due simulacri, accolti ancora una volta da una folla entusiasta. I portatori della Madonna e del Cristo risorto sono stati preceduti dai portatori di San Giorgio con la tipica divisa in rosso.
A seguire, la banda Belluardo-Risadelli di Modica ha animato la processione. Il primo bacio serale è avvenuto in piazza Corrado Rizzone. Anche in questo caso la Madonna Vasa Vasa, manovrata dai portatori, si è avvicinata al Cristo risorto e, inclinandosi, l’ha baciato sul petto. Pochi istanti dopo, l’atteso e suggestivo spettacolo pirotecnico. Il secondo bacio notturno è avvenuto invece nella piazza antistante il santuario della Madonna delle Grazie a cui è seguito il passaggio dalla porta santa e un altro bacio all’interno della chiesa. Terzo bacio serale esterno al centro di piazza Matteotti dove nel frattempo si era radunata la folla con numeri significativi. La gioia dei portatori e dei fedeli ha poi portato ad un quarto bacio serale esterno, dinnanzi la chiesa di Santa Maria di Betlem ed infine ad un ulteriore bacio all’interno della chiesa, dinnanzi l’altare, prima di riporre definitivamente i due simulacri.
La festa della Madonna Vasa Vasa ha avuto anche il suo importante eco mediatico. In mattinata le dirette delle tv regionali Video Mediterraneo (anche sul satellite sul bouquet di Sky) e Video Regione, così come Arà produzioni, con la regia di Alessia Scarso, ha realizzato una significativa documentazione cinematografica mentre Canale 74 ha realizzato uno speciale tv a cura di Giorgio Fratantonio.
Numeri importanti sulla pagina facebook con oltre 84 mila persone raggiunte, oltre 45 mila interazioni per i post e quasi 18 mila visualizzazioni dei video pubblicati sul diario, alcuni dei quali realizzati in presa diretta, ed ancora foto e live posting con l’hashtag #madonnavasavasa. Un successo sotto ogni punto di vista che ha spinto don Antonio Maria Forgione a ipotizzare l’istituzionalizzazione dei momenti serali della festa, momenti che hanno trovato il pieno consenso del pubblico e indirettamente sostenuto i commercianti del centro storico molti dei quali hanno garantito l’apertura dei propri esercizi.