Il Museo regionale di Kamarina (inclusa la parte sommersa), il Ponte dei Padri Cappuccini (Ponte vecchio o Ponte Padre Scopetta) e il Castello di Donnafugata. Potrebbero finire nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità.
A questo sta lavorando il Comune ha già preso contatto con uno dei massimo ‘artefici’ dell’inserimento di Ragusa e di altre città del Val di Noto nella Wolrd Heritage List dell’Unesco. Nei giorni scorsi Ray Bondin, ambasciatore Unesco, è stato in visita in città. Si è trattato di un primo approccio per studiare le possibilità di allargare la lista dei beni ragusani inseriti nel patrimonio mondiale dell’Umanità. Sull’esito degli incontri non si sa ancora nulla, anche se Bondin, sempre molto attivo su social network, non ha mancato di documentare la sua visita in città, nella quale ritorna sempre con grande piacere. E’ stato anche a Modica e in altre città del Siracusano. Schietto come sempre, ha postato una foto che ritrae il palazzo di giustizia: una grossa ‘macchia’ di cemento in una delle aree più nelle del capoluogo, quella della vallata che divide in due la città. Proprio a fianco dell’antico ponte vecchio. Solo una foto, ovviamente, le valutazioni e l’eventuale iter saranno valutati attentamente.
Al momento Ragusa ha un numero assai elevato di beni inseriti nella lista, ben 18: dalle chiese (San Giorgio e San Giovanni per citare le principali) a palazzi nobiliari (palazzo Sortino – Trono e palazzo Cosentini). L’inserimento del Museo e del Castello, in particolare, sarebbe assai importante anche in termini di richiamo turistico, favorendo l’ampliamento del ‘giro’ classico del tour che spesso si ferma al centro storico di Ragusa e a Ibla.
[Fonte Giornale di Sicilia]