Montalbano (come Peppino) sfida la ‘montagna di merda’ che uccide la Sicilia

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La Piramide di Fango propone un Salvo Montalbano incentrato non solo sulla conduzione delle indagini, ma anche sullo sviluppo del proprio personaggio. Così come nella prima delle due puntate della decima stagione, dirette da Alberto Sironi,  il commissario pare abbia superato la sua frenesia, sembra aver acquistato una gestione del commissariato o meglio del suo rapporto con Mimì, Fazio e anche Catarella, più serena, ironica, leggera.

montalbano - catarella

Si stanno definendo in maniera sempre più netta i vari personaggi: Mimì, il vice-commissario impulsivo e facilone, Catarella, sempre più ‘lanciato’ sul piano investigativo e non solo informatico, e Fazio, che è ormai organicamente cresciuto, è diventato l’ombra di Montalbano, rendendolo quasi un suo doppio.

montalbano . manninoBreve ma convincente l’interpretazione della comica palermitana Teresa Mannino, nel ruolo di una giornalista, Lucia Gambardella , che indagava su una serie di appalti truccati a Vigàta.

Poco presente invece, la nuova Lidia, interpretata da Sonia Bergamasco, che nella puntata precedente aveva diviso il pubblico, tra coloro che erano già rimasti affascinati dalla sua interpretazione e da chi invece la trovava troppo fredda.

Non sono mancati poi, le tradizionali inquadrature, dal mattino al tramonto, su Vigata, l’irrinunciabile nuotata del commissario nel mare di Punta Secca, fino al solito pranzo con ‘vista mare’.

Non molte scene, in realtà, sono state ambientate a Vigata (alcune sono girate a Noto), ma tante nelle nostre campagne. Protagonisti de La Piramide di fango sono stati infatti, le “trazzere”, i muri a secco, i casali, e tutto il panorama offerto dai nostri stupendi paesaggi.

Pochissime le comparse, appena qualcuna. A differenza di altre puntate.