Royalties, l’Ars ‘salva’ Ragusa dall’emendamento Dipasquale

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L’Ars ha bocciato l’emendamento dell’onorevole Dipasquale che prevedeva la decurtazione del 30 per cento delle royalties su Ragusa e che imponeva al capoluogo di farsi carico della legge su Ibla con 5milioni di euro.

Un taglio, relativo al 30 per cento, che per Ragusa avrebbe inciso per circa 9 milioni di euro.

Una netta bocciatura: 45 voti per il ‘no’ all’emendamento.

Pochi minuti dopo la bocciatura, Dipasquale ha diramato una nota.

“Dopo la Basilicata, anche in Sicilia scoppia uno scandalo sulla gestione delle royalties petrolifere. Uno scandalo che ha una matrice ben chiara: l’Amministrazione comunale di Ragusa guidata dal sindaco grillino Federico Piccitto. Milioni e milioni di euro, ottenuti grazie alle concessioni petrolifere rilasciate sul territorio comunale, utilizzati per innalzare in modo assolutamente irresponsabile la spesa corrente del bilancio comunale,  passata in appena due anni da 77 milioni di euro del 2013 a ben 90 milioni di euro del 2015, con un incremento che mette in serio pericolo gli equilibri finanziari dell’ente”.   

Il parlamentare ha riferito di aver già presentato una dettagliata relazione-denuncia alla Procura della Corte dei Conti sulle “criticità rilevate sul bilancio di previsione del Comune di Ragusa 2015”. Vi sarebbero infatti una serie di incongruità e violazioni sullo strumento finanziario approvato il 12 ottobre scorso dal Consiglio comunale e che potrebbero vedere la correità della maggioranza che l’ha votato.

Dipasquale ha poi dichiarato: “La legge su Ibla è morta. Io mi sono battuto fino alla fine, basta leggere il resoconto della seduta parlamentare”.

E se la prende con i 5 stelle, Forza Italia e altri consiglieri che hanno votato contro. Ha parlato di “qualche vergognoso ed immancabile franco tiratore”. Qualcuno anche nel suo stesso partito? Trattandosi di voto segreto, è difficile dirlo.

Ecco i primi commenti.

Gianni Iacono:  

ABBIAMO VINTO !!!! Non è passata l’illegittimita della norma anti RAGUSA ! Ha vinto il diritto ! Ha vinto ciò che era giusto ! il governo regionale Crocetta è stato battuto e Ragusa conserva, come il resto del mondo, il diritto alla compensazione per l’uso delle trivelle nel proprio territorio !!!
Grazie a tutti i deputati, perbene, che al di là delle convenienze apparenti hanno tenuto la barra dritta sul diritto e sulla giustizia. La mia protesta e le dimissioni da presidente del consiglio comunale sono state GIUSTE e la città ha reagito e nei prossimi giorni farò sentire utte le calunnie e diffamazioni che mi sono state fatte in consiglio e fuori consiglio da quel momento in poi per sviare e distrarre dalla abominia che si stava commettendo. Onore a tutti i deputati regionali dei diversi schieramenti che hanno difeso il diritto e la città di Ragusa.il consigliere regionale Dipasquale voleva il voto palese ed anche in questo è stato sconfitto! Avremo modo insieme al Sindaco di Ragusa di dare, nei prossimi giorni, tutte le informazioni.

Giorgio Assenza:

Sventato il tentativo demagogico di danneggiare il Comune di Ragusa, contrabbandandolo per un inesistente vantaggio nei confronti degli altri Comuni della Provincia.
Un risultato, però, si è raggiunto: nemmeno un euro per finanziare la Legge su Ragusa Ibla.
Queste sono le “nobili” battaglie per il territorio portate avanti da qualcuno!

Stefano Martorana: 

Ragusa ha vinto, grazie alla battaglia del M5S all’ARS, accompagnata da altre forze politiche responsabili, che hanno sostenuto la nostra città. Soppresso dall’aula, con 45 voti, l’emendamento Dipasquale.

Bocciato il comma 19 della norma, che prevedeva una diversa distribuzione degli incassi dovuti alle royalties sulle trivellazioni.  
Soddisfazione da parte dei gruppi consiliari, dai 5 stelle a Laboratorio 2.0. Insieme, come fa anche Sonia Migliore, punta il dito sul mancato finanziamento della legge su Ibla, ma plaude alla bocciatura dell’emendamento.
Il segretario dell’Unione comunale Pd, Gianni Battaglia: “Esprimo soddisfazione per il voto espresso, a larghissima maggioranza, dal Parlamento siciliano con il quale è stato bocciato il comma 19 dell’articolo 8 della Legge di stabilità, in discussione all’Ars, inopinatamente introdotto su iniziativa dell’on.le  Nello Dipasquale con il quale si operava una ingiusta, e mio avviso illegittima, ripartizione dei provenienti derivanti dallo sfruttamento e coltivazione dei giacimenti petroliferi”.
Da Battaglia un appello: “Adesso il comune di Ragusa si dimostri all’altezza, utilizzando le somme delle royalties, rigorosamente ed efficaciamente,  per i fini indicati dalla legge”.