“Il cioccolato di Modica. Il cibo segreto di Casanova”. Il video e l’intervista a Free Time

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Vi riproponiamo un articolo del febbraio 2012, a firma della collega Concetta Bonini, uscito su Free Time Magazine Il video, a cura di Gianluca Tela, documenta il servizio.

IL CIOCCOLATO DI MODICA. IL CIBO SEGRETO DI CASANOVA

E’ il cibo dell’amore, per eccellenza. È il regalo di San Valentino, per consuetudine. È la pillola del buon umore, per tutti i cuori che hanno bisogno di essere curati. Il cioccolato e i suoi segreti ce li racconta Franco Ruta dell’Antica Dolceria Bonajuto, che è la più antica fabbrica di cioccolato di Sicilia e dal 1880 aiuta le persone ad incontrarsi e ad innamorarsi. 

C’è solo una cosa più eccitante, felice ed irresistibilmente clandestina che entrare in una bottega del cioccolato, il giorno di San Valentino, emozionati come bambini con il cuore che pulsa a intermittenza un battito di timidezza e uno di trasgressione. È entrare qui dove il cioccolato nasce, dove un odore, che non è dolce, ti stordisce appena superata la soglia, e tu ti senti come se stessi varcando le antiche porte di un luogo inviolato, il cui segreto sta per esserti rivelato.

È il segreto che fa di questa polvere magica l’unico filtro d’amore ammesso da tutti, persino dai più scettici, persino dai più cinici. Ed è il segreto che Franco Ruta è pronto a raccontare come un’avventura, come una favola, anzi come una favola dove si mescolano tutte le favole insieme: è lui che lo usa ogni giorno, da tutta una vita, per trasformare il cioccolato in un veicolo d’amore.

 È così che lo consideriamo, un po’ per gioco e un po’ per la voglia di illudercene: come un messaggero di ciò che con le parole non saremmo capaci di dire. C’è, nascosto nel cioccolato, questo potere particolare?

È stato Casanova, per primo, a rivelarcelo. Davide Paolini su Il Sole24Ore lo ha ricordato spesso e insistentemente. Il più famoso amante di tutti i tempi non solo era solito bere molte tazze di cioccolata prima di un rapporto sessuale con una donna, ma ne faceva spesso dono alle dame che voleva corteggiare. E c’è chi dice che sia passato da Modica, prima di tutti i suoi viaggi: non posso certificarlo, dato che ancora non ero presente!

 Con un pizzico di invidia ne seguiamo dunque l’esempio. Ma sono davvero così tante le persone che, nei giorni di San Valentino, scelgono di affidare la propria dichiarazione a un regalo al cioccolato?

È chiaro che su questa abitudine ha influito molto un importante ed intelligentissima operazione di marketing di una nota azienda italiana, che ha impostato questa formula con grande successo. Se in Italia è stato questo ad avere una grande influenza, abbiamo scoperto che invece in Giappone San Valentino è la vera festa del cioccolato e dell’amore, e per questa occasione abbiamo ricevuto da lì ordini per particolari prodotti.

 C’è un aneddoto legato alla sua dolceria, al cioccolato e a una storia d’amore?

Non ad una sola, ma a molte storie d’amore. Molto tempo fa, l’Antica Dolceria fungeva anche da caffetteria e c’era, all’interno, una saletta abbastanza riparata dagli sguardi indiscreti: qui sono nate e sono state coltivate, un’infinità di storie d’amore. I ragazzi venivano qui, a bere una cioccolata, magari quando saltavano la scuola. E molti poi si sono sposati e hanno formato una famiglia. Basterà dire che quando abbiamo ristrutturato i locali e questo posto è tornato ad essere solo una dolceria, moltissime di queste persone hanno chiesto di poter avere in regalo le sedie o i tavoli di quella saletta.

 E lei, ha mai usato personalmente il cioccolato per un gesto romantico?

Qui dentro sicuramente non potevo, sotto gli sguardi attenti di mio padre, di mia madre e di mia nonna! Ma… posso certificare che funziona!

 Si dice che il cioccolato sia il migliore amico delle donne. Lo è anche degli uomini?

Sicuramente sì. Noi diciamo che cammina da sé, che trasporta da sé il buon umore: non dico la felicità, ma di certo un modo accattivante di vedere la vita.

Perchè abbiamo questa sensazione, che il cioccolato ci faccia bene?

E’ stato scientificamente provato che alcune componenti del cioccolato – e va detto che ne ha più di 500 – esercitano una azione benefica sull’umore. Il cioccolato restituisce benessere e crea una favorevole disposizione verso gli altri. Invita, insomma, a volersi bene!

 Lei in quali casi consiglierebbe a qualcuno di usare il cioccolato come cura, in senso reale o metaforico?

Qualunque medico direbbe a un paziente di curarsi se ha una patologia, ma anche di prevenirla adeguatamente se è ancora sano, io dico di usare sempre il cioccolato: sia in modo preventivo, che curativo!

 Conosciamo la dedizione di Franco Ruta per il suo lavoro, ma nella sfera privata come parlerebbe di sé stesso?

E’ sempre difficile parlare di sé stessi, ma sicuramente per tutte le passioni che hanno attraversato il mio percorso esistenziale – il che è un modo diverso per dire che ho già 68 anni – l’attività più interessante, e quella in cui mi identifico di più, è quella di animatore culturale: ho sempre amato – dall’editoria, alla fotografia, alle iniziative culturali – qualsiasi cosa fosse legata al mio territorio, purchè in modo veritiero.

 Può dire che non tanto questo lavoro, ma proprio il cioccolato, le abbia insegnato qualcosa sulla vita?

Sì, credo proprio di sì. Ma oltre ad avermi insegnato delle cose mi ha dato delle opportunità irripetibili che altrimenti non avrei avuto: grazie al cioccolato ho avuto la possibilità di incontrare moltissime persone, anche persone del mondo dell’arte, della scienza, della cultura, che altrimenti non avrei mai incontrato. Di questo sono infinitamente grato. Ricordo un episodio, che mi ha particolarmente commosso ed emozionato. Un giorno mi trovavo a Milano, in Galleria, dove all’interno di una libreria aveva un piccolo studio Enzo Biagi, che io avrei da sempre voluto incontrare. Avevo con me delle tavolette e non ho esitato ad avvicinarmi per fargliene dono, spiegandogli chi ero e cosa avevo in mano: alla fine Biagi mi ha ringraziato dicendomi che da molto tempo nessuno gli aveva parlato così tanto e così bene di cibo come cultura.

 E lei che vive ogni giorno con il cioccolato, ci dica…il cioccolato è un sostituto dell’amore o l’amore è un sostituto del cioccolato?

Il cioccolato è un coadiuvante, fa da trascinatore, ma non è un sostituto. No, il cioccolato non può sostituire il sentimento: guai se lo facesse!