Non si placa la polemica dopo la frase del parroco di Chiaramonte, don Salvatore Vaccaro. Il presidente di Arcigay Ragusa, Emanuele Micilotta, in una nota afferma: “Chiederemo ufficialmente un incontro privato con il vescovo di Ragusa, monsignor Carmelo Cutitta, cosicché possa prendere immediati provvedimenti sul caso. Diversamente saremo costretti ad agire per vie legali costituendoci parte civile, al fine di chiudere questo caso omofobo che non ha fatto altro che ferire la comunità Lgbti ragusana”.
Il post ‘incriminato’ recitava: “Altro che macina al collo, sono solo MALATI”. Era legato a un post di Annalisa Colzi che si scagliava contro il volume “Il Grande Grosso Libro delle Famiglie” di Mary Hoffman e Ros Asquith, edito da ‘Lo Stampatello’. Un volume per bambini in cui si spiega, con immagini adatta ai più piccoli, che esistono differenti tipi di famiglie, anche quelle omogenitoriali e quelle composte da due uomini e due donne.
Quel termine, malati, è stato pesante. Il post è stato rimosso poco dopo.
Il sacerdote ha spiegato che il termine malati non era riferito agli omosessuali, ma Arcigay vuole che intervenga il nuovo vescovo.
Una parola chiara del presule, infatti, metterebbe fine a questa querelle e, soprattutto, contribuirebbe ad allineare anche la Chiesa locale alla sensibilità umana e pastorale di Papa Francesco che al giudizio (peraltro senza alcun fondamento scientifico e culturale) preferisce la misericordia.