Chi modifica le armi giocattolo in pistole pronte a sparare?

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pistole giocattolo trasformate in armi

Raffica di perquisizioni a Ragusa da parte dei Carabinieri, nell’ambito dei più vasti servizi disposti per il controllo del territorio e di soggetti sottoposti a misure restrittive o con precedenti penali.

Nel corso di una di queste perquisizioni, eseguita con l’ausilio anche di unità cinofile specializzate nella ricerca di armi, del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, all’interno dell’abitazione di un 33enne di origini cubane ma da anni residente a Ragusa, con precedenti penali, è stata trovata una pistola che in origine era un’arma giocattolo, ma che poi era stata opportunamente modificata tanto da essere uguale in tutto e per tutto ad un’arma vera, in grado sparare cartucce modificate.

Infatti l’arma era stata privata del tappo rosso all’imboccatura della canna, che sempre contraddistingue le armi giocattolo ma, soprattutto, era stata privata del sistema di occlusione della stessa canna, che serve proprio ad impedire che le armi giocattolo possano sparare proiettili veri, tanto da assomigliare perfettamente ad una delle pistole normalmente in dotazione alla Forze dell’Ordine.

Per il 33enne è scattato l’arresto. 

Le indagini adesso proseguiranno per individuare chi abbia potuto modificare l’arma rinvenuta, che sicuramente è da ricercare tra soggetti con specifiche competenze nel settore e con un certa dimestichezza nell’utilizzare dei macchinari per la lavorazione del ferro e dell’acciaio. Tale indagini, inoltre, saranno finalizzate a cercare di capire quante armi modificate allo stesso modo ci possano essere in circolazione, poiché chi si dedica a tale attività di modifica delle armi verosimilmente è un professionista del settore, a cui sovente si rivolgono anche esponenti delle criminalità, sempre alla ricerca di armi per il compimento di azioni delittuose.

Altra accertamento che verrà compiuto sull’arma rinvenuta e sequestrata è quello finalizzato a verificare se la stessa sia stata utilizzata per compiere qualche reato e a stabilire il motivo per cui il 33enne avesse deciso di detenere e nascondere in casa una pistola.