L’intero quartiere di Modica Alta si è fermato questa mattina per dare l’ultimo saluto a “Don Michilinu” Nicastro, l’uomo che ha traghettato ai giorni nostri l’antico concetto di “putìa ro vinu” grazie alla sua taverna di via S. Antonino.
La chiesa di S.Giovanni ha contenuto a stento la folla che ha voluto partecipare al dolore della famiglia Nicastro per la perdita dell’adorato congiunto. Don Gino Tirrito ne ha tracciato la figura ricordandone i tanti lati positivi, la sua umiltà, il suo esempio come padre e come nonno. Le sue tracce resteranno indelebili in chi lo ha conosciuto. “Vedervi così numerosi oggi dimostra di quanto affetto fosse circondato Don Michilinu e dei tanti ricordi positivi che lascia in ognuno di noi” ha detto don Gino durante la sua omelia.
Un lungo serpentone di auto ha quindi accompagnato il feretro di Don Michilinu nella sua ultima passeggiata per le strade di Modica Alta, lui che era solito uscire ogni mattina per camminare tra i vicoli dello storico quartiere, dove era conosciuto e ben voluto da tutti.
Dietro la bara i suoi tre figli, i nipoti e naturalmente l’amata Concetta che gli è stata sempre accanto negli ultimi 65 anni come sposa e come anima della Taverna.