Ieri la convalida del fermo da parte del Gip del Tribunale di Catania, oggi la Digos ha diramato alcune immagini che si trovavano nel cellulare del giovane siriano fermato perchè sospettato di essere vicini a gruppi terroristici di matrice islamica.
I fatti.
Si era svolto due giorni fa, davanti al Gip del Tribunale di Catania, l’interrogatorio di garanzia di un cittadino siriano sbarcato a Pozzallo lo scorso 4 dicembre, fermato dallaDigos di Ragusa perchè sospettato di essere un terrorista legato all’Isis. La sua appartenenza allo Stato islamico sarebbe comprovata dalle immagini trovate sul suo cellulare.
Il 20enne siriano è stato sentito alla presenza del legale e del procuratore aggiunto di Catania, Carmelo Zuccaro. L’inchiesta è passata di competenza alla Procura distrettuale etnea. “Allah e’ grande, ma l’Isis lo è di più”: e’ il testo di uno degli sms contenuti nel telefono cellulare.
“E’ un’operazione di controllo che ha funzionato, la prova dell’efficacia del sistema di prevenzione”, ha commentato il ministro dell’interno Angelino Alfano. “Il nostro lavoro non ammette sosta – sottolinea – nè di giorno nè di notte, siamo sul campo con le nostre migliore squadre investigative e i nostri migliori uomini “.