‘Arcobaleni in Campo’, quando lo sport è integrazione culturale

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arcobaleni in campo

La giornata di oggi è l’esempio della società che vogliamo; una società in cui l’immigrato diventa un cittadino partecipe alla vita della nostra città, arricchendola e fondendosi in essa, per arricchirla di nuove esperienze sociali e culturali”.

Così il Sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ha salutato tutti i partecipanti della manifestazione denominata ‘Arcobaleni in Campo – percorsi di integrazione e di legalità’ organizzata dalla Cooperativa sociale “Pangea” ad un mese esatto dagli attentati terroristici di Parigi.

Una manifestazione che, con il pretesto del quadrangolare di calcio a cinque (al quale hanno partecipato lo SPRAR “Fondazione San Giovanni Battista”, il Centro Culturale Islamico di Comiso, lo SPRAR “Cooperativa Filotea”, il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile), ha raccolto circa 300 persone di oltre 15 nazionalità differenti.

L’iniziativa, così come evidenziato dalla presidente della Cooperativa Pangea, Francesca La Marca, è inserita nel progetto “Cantieri di cittadinanza attiva e di promozione sociale” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nell’ambito dell’Avviso “Giovani per il Sociale” ed è stata patrocinata gratuitamente dal Comune di Comiso, dalla Federazione Italiana Gioco Calcio – delegazione di Ragusa che ha autorizzato gli arbitri federali Peluso, Lombardo, Catalano e Ricca a dirigere gli incontri, e dall’Unione Italiana Sport per Tutti (U.I.S.P.) di Ragusa, rappresentata dal Presidente Tonino Siciliano.

Il quadrangolare è stato vinto dallo SPRAR “Cooperativa Filotea” che si è imposto nella finale nel “derby” contro lo SPRAR “Fondazione San Giovanni Battista”; terzo si è classificato il Centro Culturale Islamico di Comiso e quarto il Gruppo Comunale di Protezione Civile.

Alla fine della quadrangolare tutti i partecipanti hanno pranzato assieme con specialità siciliane (arancine in onore della festività di Santa Lucia), del Bangladesh, Tunisine e Marocchine, oltre ovviamente agli immancabili pandori e panettoni in vista delle prossime festività.

Particolarmente toccanti sono stati i saluti da parte del responsabile del Centro Culturale Islamico di Comiso – Abdelhamid Jabari – e di un ospite del Centro di Canicarao gestito dalla Fondazione San Giovanni Battista diretto da Rossandra Piazzese.

E’ un momento di grande felicità e socialità quello che oggi stiamo vivendo. Tutti gli uomini nascono ugualihanno dichiarato all’unisonoè la società che li trasforma. Dobbiamo imparare ogni giorno a vivere assieme, camminare assieme e costruire assieme. Qui non ci sono nè vincitori nè vinti siamo noi, è l’uomo, che oggi ha vinto!”.

Alla fine della giornata l’impegno di tutti è stato quello di riproporre periodicamente questa manifestazione arricchendola anno dopo anno di ulteriori contenuti, così da farla diventare un appuntamento fisso della città di Comiso e modello di integrazione per altre comunità.