Ha avuto importanti numeri e tantissimi consensi l’evento gastronomico denominato Fooddìa, organizzato nel fine settimana appena trascorso da Food-Custodi dei Sensi a Ragusa.
Una due giorni interamente riservata al cibo e alla salubrità dello stesso, andando a raccontare le ricette delle nonne, ovviamente da parte di chef e pasticceri, che non si sono limitati a dirlo, ma anche a fare delle dimostrazioni in sede.
Con tanto di piano cottura e forno, cuochi, pasticceri, macellai, casari sono saliti in cattedra ed hanno fatto la loro lezione, tenendo dei micro laboratori del gusto che, a quanto pare, sono proprio piaciuti alle tantissime persone presenti.
La componente che è riuscita ad entusiasmare è stata il contatto diretto con i ‘maestri’, sentire e vedere come si preparano alcune delle eccellenze che si possono riproporre, a casa, sulle nostre tavole, basta stare attenti alle materie prime e ad alcune accortezze gastronomiche per centrare l’obiettivo di salubrità e genuinità delle pietanze.
Così ci sono stati lo chef de I Banchi Giuseppe Cannistrà a fare una dimostrazione sui pani realizzati con grani antichi e dare qualche chicca sulle tradizionali tecniche di panificazione; stessa cosa da parte del maestro pasticcere Andrea Iurato che ha preparato, infornato e fatto degustare le mpanatigghi. Lo chef Enzo Assenza ha preparato i pizzoccheri con cozze e vongole. Il macellaio Eliseo Occhipinti ha proposto una selezione di carni preparate alla piastra, spiegando l’importanza dei vari tipi di taglio, introducendo i presenti sulle qualità organolettiche che ci sono e sfatando le false notizie sulla insalubrità delle carni. Interessante ed innovativo il micro laboratorio sul metodo ‘vaso cottura’ tenuto dagli chef Carmelo Floridia e Stefano Alfano di Gurmé che hanno fatto vedere le tecniche di cottura di legumi, carni bianche e uova; a fare nuovi abbinamenti tra dolce e salato ci hanno pensato lo chef Giuseppe Causarano e il pasticcere Antonio Colombo di Locanda Gulfi e una sessione di approfondimento è stata riservata proprio ai metodi di caseificazione tradizionali, da parte del padrone di casa Carmelo Cilia.
Ogni pietanza proposta è stata accompagnata da calici di vino e bollicine per esaltarne il gusto.
“Questa prima esperienza di Fooddìa – ha raccontato Carmelo Cilia – è stata entusiasmante sotto tantissimi punti di vista. Innanzitutto per la grande affabilità e professionalità degli chef che si sono messi a disposizione tenendo i corsi e snocciolando informazioni e aneddoti legati alla loro cucina. Per i tantissimi produttori che non hanno esitato a mettere a disposizione i loro prodotti per il solo e semplice piacere della condivisione dell’eccellenza che ha sempre bisogno di essere adeguatamente divulgata. Un grazie di cuore a quanti hanno scelto di trascorrere il fine settimana insieme a noi per conoscere, capire, degustare e soprattutto imparare.
Fooddìa – ha concluso Carmelo Cilia – è stato creato come momento di conoscenza e di gusto affinché le tradizioni rimangano ben ancorate alla nostra quotidianità e trovino porto sicuro sulle nostre tavole. E visto il successo ottenuto, sin d’ora possiamo dire che la seconda sessione di approfondimento di Fooddìa sarà riproposta in primavera, in concomitanza con il periodo pasquale”.