“Dovremmo forse agganciarci di più all’umanità che abbiamo di fronte, lasciando perdere i post-it mentali. Anche questa è cultura dell’accoglienza intesa come valorizzazione della differenza ma non a discapito dell’identità di ciascuno”.
E’ uno dei passaggi più pregnanti pronunciato da Dario Accolla durante la conversazione di venerdì, alla libreria Flaccavento di Ragusa, in occasione della presentazione del suo ultimo libro intitolato “Omofobia, bullismo e linguaggio giovanile”.
A moderare l’incontro, organizzato da Agedo e Arcigay Ragusa, è stato il giornalista Enzo Scarso.
Dinnanzi a un uditorio numeroso e attento, Accolla, docente a Roma, blogger e scrittore, ha sviscerato le tante forme di discriminazione che vengono compiute soprattutto all’interno di una fascia giovanile che va dai 13 ai 20 anni, che è quella che è stata attenzionata nel suo ultimo libro.
Attraverso diverse storie, tanti episodi, numerose valutazioni compiute anche nella vita di tutti i giorni, Accolla ha spiegato come i riferimenti alla sessualità omosessuale continuano ad avere in molti casi un’accezione negativa con epiteti sin troppo espliciti che non fanno altro che accrescere il divario e marginalizzare quei ragazzi che non riescono a reagire.
“Gli ambienti giovanili, alcune volte anche a scuola, – ha spiegato Accolla – sono i luoghi dove in taluni casi si crea dolore gratuito, sino a sfociare in bullismo omofobico. Prima dunque di invitare gli adolescenti a meglio comprendere i limiti e le conseguenze che uno scherno o qualche azione possano avere, è bene che anche le istituzioni scolastiche facciano autoformazione per essere poi nelle condizioni di riuscire a educare e argomentare. L’omofobia – ha proseguito Dario Accolla – colpisce chiunque venga considerato fuori ‘norma’ e dunque diventa, suo malgrado, oggetto di discriminazione; d’altronde il pregiudizio è un processo antichissimo, in uso sin nelle società arcaiche al pari dei luoghi comuni che riguardano il mondo e la sfera della comunità LGBTI”.
Pregnante, forte, in alcuni passaggi anche crudo nel linguaggio proprio per meglio far comprendere soprattutto un ‘diverso’ punto di vista, quello perseguito da Agedo con la sua presidente Anna Battaglia e da Emanuele Micilotta presidente Arcigay Ragusa, e di tutte le persone che hanno seguito con grande attenzione la presentazione del libro ‘Omofobia, bullismo e linguaggio giovanile’.
L’obiettivo di Agedo e Arcigay è aprire una stagione di confronto e di diritti che abbia terreno fertile a Ragusa e nella sua provincia.