Significativo e articolato il cerimoniale dell’ordinazione Episcopale di mons. Corrado Lorefice che questo pomeriggio sarà ordinato Vescovo per l’imposizione delle mani del card. Paolo Romeo, degli altri due vescovi conconsacranti mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, e mons. Paolo De Nicolò, vescovo titolare di Mariana in Corsica e degli altri vescovi che interverranno alla solenne liturgia.
Alle 16 la cerimonia in piazza con le autorità.
Alle ore 16.45 i vescovi si prepareranno nella sala attigua l’Ufficio dell’Arcivescovo in Episcopio e contemporaneamente, i presbiteri e i diaconi indosseranno i paramenti liturgici nella sala Filangeri e in quella attigua il piano nobile del Palazzo Arcivescovile da dove partirà la processione introitale che si snoderà dall’esterno attraversando via Bonello.
All’ingresso in Cattedrale, il canto d’ingresso, eseguito dal Coro della Cattedrale, diretto dal maestro Mauro Visconti, accompagnerà la processione dei concelebranti.
Il Cerimoniale dell’Ordinazione Episcopale prevede che giunti in presbiterio, il card. Paolo Romeo, ordinante principale, siederà sulla Cattedra e accanto a lui i due vescovi Staglianò e De Nicolò. L’ordinando si siederà invece di rimpetto alla cattedra, assistito dai due presbiteri assistenti, mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della diocesi Noto e mons. Gerardo Belzaino della diocesi di Aversa.
Dopo i riti introduttivi e l’atto penitenziale, seguirà la liturgia della Parola con le letture della Messa domenicale della II di Avvento. Al termine della proclamazione del Vangelo, avrà inizio la liturgia di ordinazione con il canto del “Veni Creator” per invocare lo Spirito Santo sull’ordinando. Subito dopo la presentazione dell’eletto, che si avvicinerà al cardinale con i due presbiteri assistenti, uno dei quali chiederà di procedere all’ordinazione: a quel punto, il presidente chiederà di dare lettura del mandato del Papa, e mons. Giurdanella, leggerà la bolla di nomina con cui mons. Lorefice viene designato dal Santo Padre Francesco alla guida della Chiesa palermitana.
Dopo la lettura della Bolla seguirà l’omelia che sarà pronunciata dal card. Romeo, quindi il rito prosegue con le domande rivolte all’eletto, che manifesterà la propria volontà di assumere i gravosi impegni dell’episcopato.
Si passa quindi all’invocazione della Chiesa celeste, con il canto delle Litanie dei santi, durante il quale mons. Lorefice si prostrerà a terra. Subito dopo, il momento culminante dell’azione sacramentale: l’imposizione delle mani sul capo dell’eletto da parte dell’ordinante principale e dei due conconsacranti e tutti gli altri vescovi presenti, che sfileranno a imporre le mani sul capo di mons. Lorefice sul quale poi il cardinale Romeo pronuncerà la preghiera consacratoria.
Il card. Romeo impone sul capo dell’eletto il libro dei Vangeli aperto e due diaconi, stando in piedi alla destra e alla sinistra dell’ordinando, tengono il libro dei Vangeli sopra il suo capo fino a che non è terminata la preghiera di ordinazione.
A quel punto l’ordinazione sarà avvenuta, e sarà suggellata con i riti esplicativi, a partire dall’unzione col sacro crisma sul capo dell’ordinato. A mons. Lorefice saranno poi consegnate le insegne episcopali: l’anello al dito (dono dell’Arcidiocesi di Palermo), la mitria sul capo e soprattutto il pastorale (dono del card. Romeo). Al termine della celebrazione, sarà presentato oltre all’anello che già indossa, il pastorale offerto dall’Arcidiocesi di Palermo.
A questo punto, avverrà l’insediamento sulla cattedra, che il card. Romeo “cederà” al nuovo vescovo, il pastorale (offerto dall’Arcidiocesi di Palermo), che da questo momento prende possesso a tutti gli effetti della diocesi palermitana. Quindi, l’abbraccio di pace con tutti i confratelli vescovi, a simboleggiare l’accoglienza di mons. Lorefice nel collegio episcopale.
Sarà il neo ordinato ad assumere quindi la presidenza della liturgia eucaristica, dall’offertorio in poi. Dopo la comunione e l’orazione conclusiva, il canto solenne del “Te Deum”, mentre il nuovo vescovo percorrerà la navata della basilica impartendo a tutti la benedizione. Quindi, mons. Lorefice rivolgerà la sua parola al popolo e concluderà la liturgia con la benedizione solenne.
Al termine la processione dei concelebranti raggiungerà l’Episcopio, dove saranno dismessi i paramenti liturgici.