Non se ne vogliono proprio separare, i modicani. Lo accompagnano a Palermo come non avessero intenzione di lasciarcelo. E lui con lo sguardo, con l’abbraccio, con i gesti familiari di una così densa e vissuta quotidianità, conferma ad ognuno di loro che in effetti non se ne separerà.
Sono più di 800, quelli arrivati stamattina a Palermo per assistere alla cerimonia di ordinazione di Don Corrado Lorefice, a cui certo nessuno si abituerà a rivolgersi come a “Monsignor Corrado”, esattamente come lui non si vorrà far chiamare “Eccellenza”.
Nemmeno il tempo di scendere dall’autobus e si sono precipitati tutti all’ingresso dell’Arcivescovado dove naturalmente lui non si è sottratto all’accoglienza e all’incontro, con la gioia e il cuore grande con cui si accolgono gli amici. Un canto improvvisato, un bacio ai bambini, solo quando gli hanno ricordato che era il momento di salutare si è deciso a dire: “Scusate, adesso devo proprio andare”.
La cerimonia sarà scandita da un cerimoniale rigorosamente organizzato, ma qualche sorpresa non mancherà: sarà il “suo” coro di San Pietro a intonare, per esempio, alcuni dei canti durante l’ordinazione.