“Progressivamente abbiamo assistito a una decurtazione dei fondi della legge su Ibla. Dai cinque milioni di qualche anno fa, siamo arrivati alla somma più che dimezzata che è stata assegnata nel piano di spesa 2015. Se da una parte c’è stata una riduzione da parte della Regione dovuta alla ormai nota situazione finanziaria, dall’altra dobbiamo rilevare come i parlamentari iblei, soprattutto chi sta alla maggioranza, non siano stati nelle condizioni di essere maggiormente incisivi”.
E’ il commento dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle di Ragusa Massimo Agosta, Maurizio Stevanato e Antonio Tringali.
“Le somme ridotte hanno indotto l’amministrazione, suo malgrado ad adottare drastiche scelte sull’utilizzo delle somme del piano di spesa, che presto sarà portato all’attenzione del consiglio comunale. Per questioni di natura normativa e finanziaria, rispetto l’accensione di un mutuo da parte della Regione per ottenere i due milioni di euro da erogare al Comune, l’impiego della somma in questione dovrà essere esclusivamente utilizzata per opere pubbliche. Dunque è stata eliminata la possibilità di attribuire finanziamenti, ricadenti nei fondi della legge su Ibla, per iniziative ed eventi nonostante nelle annualità pregresse abbiano contribuito a rivitalizzare i centri storici di Ragusa superiore e Ragusa Ibla.
Di questo non possiamo che essere amareggiati e sin d’ora sproneremo l’amministrazione a individuare percorsi alternativi per recuperare le somme, anche se ovviamente saranno più ridotte rispetto al passato.
A noi spetta solo il compito di valutare l’impiego delle somme appostate dalla giunta nel piano di spesa rispetto le progettualità in cantiere che da tempo attendono di essere avviate.
A questo punto dovremmo interrogare chi, stando a Palermo, e soprattutto all’interno della maggioranza che sostiene il presidente Crocetta, non sia stato nelle condizioni di ben vigilare e fare ferro e fuoco per garantire alla città ciò che sin dagli anni ’80, grazie alla lungimiranza dell’on. Giorgio Chessari, era stato assegnato proprio per rivalutare i centri di Ragusa Superiore e Ragusa Ibla.
Il nostro impegno in aula sarà quello di capire se ci sono i margini per migliorare ulteriormente la programmazione fatta e rinviare ad altra discussione la possibilità di cercare di ritagliare somme che possano continuare a sostenere attività culturali, che nella loro essenza sono state motore propulsore di sviluppo, per consentire una continuità”.