“Nel primo verdetto espresso dal Tar di Catania non è stata concessa la sospensiva dei lavori richiesta da Legambiente in merito alla ricerca di idrocarburi a Buglia Sottana in territorio ragusano. Non era necessario essere facili profeti per immaginare ciò che sin dall’inizio anche il gruppo consiliare composto da Tumino, Mirabella e Lo Destro aveva sostenuto con valide argomentazioni.
Adesso, speriamo che nel pieno rispetto della tutela del paesaggio, la società Irminio srl concluda i lavori, sin troppo a lungo osteggiati, e tutto il territorio possa trarre i consequenziali benefici”.
E’ il commento a caldo dei consiglieri Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella e Giuseppe Lo Destro, in merito alla querelle a suo tempo sollevata da alcune associazioni ambientaliste e su cui era stata assunta anche una posizione forte dal sindaco Piccitto contrario alle trivellazioni, su cui si è espresso il Tar Catania.
“Sin dall’inizio noi ci siamo dichiarati a favore delle trivellazioni alla luce della considerevole ricaduta di natura economica di cui avrebbe beneficiato la città di Ragusa ed anche questa volta abbiamo avuto ragione nella forma e nella sostanza.
Avevamo suggerito a suo tempo al sindaco Piccitto di abbandonare posizioni precostituite o forse imposte dall’alto dei palazzi palermitani e romani, e gestire la questione da Amministratore e da Primo Cittadino, dunque guardando solo all’interesse della sua città e dei suoi concittadini.
Ma, nei fatti, nulla di tutto ciò, Piccitto ha dimostrato un atteggiamento sin troppo ossequioso verso chi, non abitando a Ragusa e non conoscendo questi luoghi, si è eretto a censore di scelte e occasioni di sviluppo, contrastate anche da alcune associazioni ambientaliste.
Oggi la verità sui fatti, anche sotto il profilo giuridico, è stata ripristinata e noi non possiamo che constatare quanto fosse giusta l’azione che a suo tempo avevamo avviato a favore delle trivellazioni.
Non ci rimane altro da fare che rilevare l’ennesima brutta figura dell’Amministrazione e del suo sindaco, nella speranza che almeno in questo caso faccia tesoro dell’errore compiuto”.