Un copione che sembrava già scritto quando il presidente Iacono ed il suo vice Occhipinti hanno rilevato il titolo dalla dirigenza Bellia – Failla che avevano deciso di chiudere con il calcio dopo la salvezza ottenuta nello spareggio, ironia del caso, con il Vittoria.
Non potendo giocare ad Acate per l’inadeguatezza dello stadio ai paramentri dell’Eccellenza, non avendo trovato un accordo con Comiso, dove pure si era giocato la prima partita di campionato, si era optato per lasciare la squadra nella sua sede naturale. Almeno per un anno. Invece, a 48 ore dall’incontro di domenica con il Milazzo ecco comparire il manifesto che chiarisce una volta per tutti il futuro del sodalizio modicano. Quella scritta tra parentesi “C.C. Vittoria” suona come una rottura definitiva con l’intera città, accompagnata da parole di commiato poco dolci, nonostante il periodo di Chocomodica, nei confronti dell’amministrazione comunale e dei tifosi.
Il presidente Iacono si lamenta per la disaffezione dei tifosi alla squadra. Ma, vorremmo chiedere al presidente, a chi dovevano affezionarsi i tifosi modicani? Ad una squadra che viene in città solo per giocare ogni 15 giorni o che ha ostentato maglie biancorosse profetiche fin dalla prima giornata? Nessuna conferenza stampa per presentare i giocatori alla città, nessun contatto con l’ambiente, nessun giocatore modicano. E nonostante questo ci risulta che i gruppi organizzati stavano per riavvicinarsi allo stadio, dopo un colloquio avuto al termine dell’ultima partita casalinga. Tutto cancellato.
Questo un estratto del comunicato comparso sul profilo Fb degli Ultras Modica: “Il manifesto è una pura provocazione premeditata ma era quello che volevano, consapevoli a malincuore che porteranno via il titolo dell A.s.d Modica Calcio ma certi che un giorno Modica avrà di nuovo la sua squadra di calcio che porti alta e fiera il nome della Contea. Non potevamo sbagliarci su questa cordata di Acate che da un giorno all’altro si interessa alle sorti del Modica Calcio. Siamo riusciti nel nostro intento, quello di far andare via dalla nostra città questi personaggi che nulla hanno a che fare con Modica e con i Modicani“.
Accuse anche all’Amministrazione rea di non aver rispettato gli accordi in particolare per quanto riguarda l’agibilità completa del Pietro Scollo. Attualmente sono agibili la tribuna B e quella ospite, totale capienza 2000 spettatori. Più che sufficiente per ospitare quella trentina di appassionati che nelle scorse domeniche hanno “affollato” il polisportivo modicano.
Questa è la cronaca di una fine annunciata. Scomparirà la matricola storica ma non certo la passione e l’attaccamento per i colori rossoblù. L’anno prossimo, si agurano i tifosi, si ripartirà con un nuovo progetto che riporterà la città ai livelli che le competono.