Un nuovo luogo di culto per i musulmani del comprensorio modicano sarebbe in procinto di aprire, ad inizio 2016, nel centralissimo Viale Medaglie D’Oro. La notizia, filtrata in questi giorni, non trova per il momento conferme ufficiali. Al riguardo il sindaco di Modica, Ignazio Abbate si è detto all’oscuro di tutto. “Nessuna richiesta di autorizzazione è giunta agli uffici preposti dal Comune. La notizia ci coglie di sorpresa ma sicuramente ora prenderemo le giuste informazioni” è stato il commento del primo cittadino. Chi dovrebbe dare insomma l’ok all’apertura non sapeva neanche di questa intenzione. Due le spiegazioni: non è vero che verrà aperta una moschea e queste sono solo voci incontrollate oppure verrà costruita una moschea in forma di “Centro Culturale” che non avrà bisogno di alcun tipo particolare di permesso.
Secondo le indiscrezioni il nuovo luogo di culto, non chiamiamola moschea, sorgerebbe al pian terreno di un palazzo situato nella parte finale di Viale Medaglie d’Oro. Gli stessi locali, dall’estensione di circa 200 metri, negli anni hanno ospitato uffici comunali, il centro giovani e una scuola. Il prezzo pagato dai musulmani per avere questo nuovo luogo di culto si aggirerebbe sui 70 mila euro, cifra raggiunta grazie ad una serie di donazioni da parte di altri fratelli sparsi su tutto il territorio nazionale. Attualmente la comunità islamica di Modica è ospitata in una casa di via SS Maddalena, la viuzza parallela al centralissimo Corso Umberto. I locali sono ormai troppo angusti per il numero crescente di utenti e sarebbe stato questo a spingere i capi spirituali della comunità islamica a cercare nuovi spazi. Come si diceva la notizia non è ancora ufficiale anche se ci sarebbe già una data per la firma dell’atto di acquisto, nel mese di dicembre e quindi il successivo inizio dei lavori di adeguamento dei locali.
Anche i condomini del palazzo interessato ai lavori non ne sapevano praticamente nulla. “Contatteremo subito l’amministratore del condominio ed eventualmente anche il proprietario dei locali perchè abbiamo il diritto di saperne di più, ma di certo, se la cosa fosse confermata, non saremmo assolutamente felici. Perderemmo la tranquillità che abbiamo sempre avuto e il valore delle nostre abitazioni e di quelle circostanti subirebbe una netta svalutazione“. Questo è l’unico commento che qualcuno dei condomini si è lasciato sfuggire.