La Polizia di Modica sventa grosso furto in un’azienda della Contea

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Gli uomini del Commissariato notavano un autocarro che stranamente era stato parcheggiato in un campo tra fango e sterpaglie, a poche centinaia di metri dai locali di una nota impresa modicana, dedita alla lavorazione della pietra.

Gli immediati accertamenti che seguivano consentivano alla Polizia di acclarare che l’autocarro rinvenuto era stato rubato a Gela alcune settimane addietro, facendo subito intuire che tale circostanza era certamente collegata alla commissione imminente di altro reato. Pertanto, venivano subito effettuati dei servizi di appostamento della zona, con l’impiego di numerose pattuglie, finalizzati a rintracciare e bloccare i soggetti che, sicuramente, avevano aspettato le ore notturne per riprendere l’autocarro. Infatti, così è stato perché poco dopo si notava, in lontananza, il sopraggiungere di due auto che, accortisi probabilmente della presenza della Polizia in zona, invertivano subito la marcia allontanandosi dalla zona a forte velocità, dileguandosi per le strade delle campagne modicane.

Il pattugliamento della contrada consentiva di rinvenire, a circa un chilometro di distanza dal luogo dell’avvistamento, le due auto abbandonate dai malviventi che avevano continuato la loro fuga a piedi, favoriti nella dall’oscurità della notte. Delle due vetture rinvenute dalla Polizia, una risultava appena rubata alla ditta presa di mira, mentre l’altra, una macchina di grossa cilindrata, risultava con targa estera. La conferma che il furgone sarebbe servito per compiere un’ulteriore attività criminosa, veniva data dalla circostanza che all’interno della ditta di lavorazione della pietra veniva rinvenuto un gruppo elettrogeno di grandi dimensioni, già divelto, da cui i malfattori avevano estratto svariati metri di rame già tagliato e ammassato all’interno di un capannone, pronto per essere trasferito sul mezzo rubato a Gela.

A conferma di ciò, all’interno dell’autocarro la Polizia rinveniva numerose pinze tranciafili di grosse dimensioni, martelli ed arnesi vari, tutta attrezzatura necessaria per tagliare i fili di rame. Sia il furgone rubato che gli arnesi rinvenuti sono stati posti sotto sequestro per la conseguente attività d’indagine.

Il tempestivo intervento della Polizia ha consentito di sventare il furto di centinaia di chili di rame che, se fosse andato a buon fine, avrebbe fruttato ai ladri parecchie migliaia di euro. Purtroppo, nonostante il furto sia stato sventato, la ditta ha patito un grave danno economico a causa del danneggiamento del grosso gruppo elettrogeno e del taglio dei cavi elettrici.