Un’app contro la violenza sulle donne. Ecco come funziona

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Una app contro la violenza sulle donne

Sono 3500 le donne che hanno sullo smartphone l’applicazione “Shaw e che in 49 casi, secondo dati non ufficiali, l’avrebbero utilizzata in casi di pericolo.

Quando la lotta alla violenza di genere passa anche per idee nell’apparenza semplici ma nella pratica spesso determinanti. Shaw (Soroptimist Help Application Women) è l’applicazione presentata questa settimana a palazzo di Governo dalle Soroptimist di Ragusa. Una iniziativa che precede il 25 novembre, data nella quale in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Con un click – ha spiegato Rita Scrofani, presidente del Soroptimist Ragusati connette al numero 112 per richiedere aiuto in situazioni di emergenza. Ma non solo, attraverso l’icona 1522 fornisce anche informazioni legali su violenza e stalking mettendo immediatamente in contatto col centri antiviolenza più vicino”.

A scendere nei dettagli è stata Mariolina Coppola, past vice presidente nazionale Soroptimist e ideatrice del progetto partito nel 2014 e che da oltre un anno viene illustrato attraverso una fittissima serie di appuntamenti nel territorio italiano: “L’applicazione, attiva in tutti gli stati membri dell’UE, è il primo esempio di App pensata per la sicurezza delle donne, unita a un servizio informativo che risponde alla richiesta di sempre più persone, su informazioni specifiche e strumenti efficaci per contrastare questo fenomeno. Shaw si propone di incentivare le donne a raggiungere la consapevolezza e la conoscenza degli aspetti legislativi, spiegando la normativa italiana sulla violenza sessuale, sullo stalking e sul Codice Rosa in ben 12 lingue”.

Il partecipato incontro a palazzo di Governo, davanti al prefetto Annunziato Vardè, il manager dell’Asp iblea Maurizio Aricò e i rappresentanti delle forze dell’ordine operanti sul territorio ibleo, è stata l’occasione per fare il punto coi rappresentanti delle principali associazioni impegnate al contrasto della violenza di genere.

Un importante momento di confronto – ha affermato il presidente Scrofani – che ci ha dato modo di capire che molto è stato fatto ma che ancora molto altro si deve fare, a livello strutturale e soprattutto culturale, principalmente per permettere alle donne di denunciare la violenza subita”.

I dati riportati nel corso dell’incontro, basandosi sulle rilevazioni Istat 2014, parlano chiaro: sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Di queste solo l’11,8% denuncia gli abusi subiti. In tal senso il Soroptimist Ragusa in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri sta lavorando al progetto “Una stanza tutta per sé”, all’interno del Comando dei Carabinieri: un luogo consono in cui le donne vittima di violenza, in tutta riservatezza, possano sentirsi maggiormente a loro agio nel denunciare qualcosa di terribile.