Servizio idrico. Arriva il ‘supervisore’ da 40mila euro l’anno

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servizio idrico: un supervisore da 40mila euro

Il Comune ibleo assumerà un ‘supervisore’ al servizio idrico. La paga? 40 mila euro annui. Questo uno dei particolari emersi nel corso della conferenza stampa convocata stamane dal laboratorio politico Lab 2.0 che annuncia una raccolta firme in città contro l’aumento delle tasse imposto dall’amministrazione pentastellata.

A darne notizia, Pippo Cappello dell’Ugl: “L’amministrazione Piccitto – ha dichiarato – ha introdotto nel capitolato dell’appalto l’incarico per un tecnico coordinatore che verrà pagato 40 mila euro all’anno. Una figura mai esistita prima, che verrà individuata dall’amministrazione. Con quali criteri?”.

A rispondere è Salvatore Corallo, assessore al ramo: “Rivendico con forza la scelta di prevedere questo incarico – ha dichiarato – che reputo quanto mai opportuno per l’ottimizzazione del servizio. L’importo dovrà essere ancora soggetto al ribasso. In pratica si tratterà di una sorta di direttore dell’esecuzione del contratto, figura che per legge può essere nominata all’esterno. La scelta dell’Amministrazione è frutto della grave carenza di tecnici attualmente in organico del Comune e della considerazione che i pochi rimasti in forza sono già impegnati nell’ordinario. La figura adatta verrà probabilmente selezionata tra una rosa di tecnici accreditati all’albo comunale”.

Lab 2.0 ha puntato il dito contro le scelte “da freddo ragioniere” dell’amministrazione pentastellata che “in due anni e mezzo ha vessato la cittadinanza ragusana come fa un Comune in dissesto”. Ammonterebbero a 21,3 milioni di euro le nuove tasse introdotte in due anni a fronte di “una spesa pubblica che è cresciuta a dismisura: in due anni di 30 milioni di euro”, conseguenza anche all’aumento dei settori dell’ente comunale, delle nuove figure dirigenziali e del personale assunto, ed ancora del fioccare di consulenze ed incarichi esterni retribuiti, 9 in tutto, 3 attualmente in forze al Comune: l’esperto al turismo, alla comunicazione e all’ambiente. “Incarichi che reputiamo inopportuni, sia per l’evidente fame di liquidità di Palazzo dell’Aquila che per la poca chiarezza nell’individuazione. A questi, nell’elenco di matrice grillina, a breve si aggiungerà appunto il supervisore previsto nel capitolato dell’imminente appalto idrico.