Questa mattina, sul sagrato di Piazza San Giovanni, davanti al monumento ai Caduti, alla presenza del Prefetto Annunziato Vardè e del Sindaco di Ragusa Ing. Federico Piccitto nonchè delle altre massime autorità civili, militari, religiose e di una nutrita rappresentanza delle scuole di ogni ordine e grado, si è svolta la tradizionale manifestazione celebrativa del “Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate”.
Agli onori militari resi ai Caduti dal picchetto interforze, costituito da uno schieramento dei reparti appartenenti ai Corpi Armati della provincia, affiancato dal Corpo Forestale e da una rappresentanza in uniforme composta da personale del Corpo militare, delle Infermiere Volontarie e dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa Italiana, dai Vigili del Fuoco, dalla Polizia Provinciale e dalla Polizia Municipale di Ragusa, dai Gonfaloni dei Comuni della provincia e dai Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, è seguita la cerimonia dell’alzabandiera.
Molto significativi sono stati i messaggi del Sig. Presidente della Repubblica e del Sig. Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore della Difesa che hanno posto l’accento sulla rilevanza della ricorrenza, di cui occorre tenere sempre presente il valore non solo per commemorare un passaggio importante della nostra storia e per onorare il valore dei militari impegnati, nel nome della Nazione, nei difficili scenari di crisi internazionale, ma anche per riflettere sulla esigenza di riconoscere alle Forze Armate un ruolo di crescente importanza per il futuro del Paese, oggi più che mai esposto ai rischi di instabilità e di disgregazione sociale, alle minacce transnazionali del terrorismo e della criminalità organizzata.
Il Prefetto Vardè nella sua allocuzione ha sottolineato, tra l’altro, come la celebrazione del 4 novembre “ deve servire a far riscoprire, soprattutto alle nuove generazioni, i valori dell’unità nazionale, della pace, della democrazia, della legalità e della libertà, oltre che della identità nazionale che non va intesa come chiusura, ma come consapevolezza dell’alto grado di civiltà del nostro patrimonio culturale che favorisce il confronto con gli altri e la disponibilità all’inclusione, senza mai perdere il senso di appartenenza.”
Dopo la deposizione della Corona, particolarmente sentito è stato il momento della preghiera ai caduti e della benedizione del Monumento ai Caduti a cura del Vescovo di Ragusa Mons. Paolo Uso che ha reso ancora più densa di significato la ricorrenza, attirando l’attenzione di tutti i presenti e di quanti spontaneamente convenuti per testimoniare unanimi sentimenti di italianità e di gratitudine verso le Forze Armate per l’importante opera svolta quotidianamente.