Il Consiglio Comunale di Licodia Eubea ha approvato, nella seduta di ieri pomeriggio, l’adesione al Libero Consorzio di Ragusa, concludendo così un iter iniziato oltre un anno fa.
A questo proposito, il Sindaco, Federico Piccitto, dichiara:
“E’ il risultato di un percorso iniziato da diverso tempo e per il quale un ringraziamento particolare va al primo cittadino di Licodia Eubea, Giovanni Verga, ed al Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Astorino che insieme al sottoscritto ed al Presidente del massimo consesso di Ragusa, Giovanni Iacono, hanno inteso avviare, oltre un anno fa, un proficuo dialogo teso alla definitiva adesione del Comune di Licodia al Libero Consorzio di Ragusa. Un traguardo reso ancora più importante dal fatto che tutto questo è avvenuto nonostante le confusioni normative della Regione nell’accidentato cammino di approvazione della legge di riforma delle ex-province, peraltro non ancora concluso. D’ora in avanti, la sfida più importante è legata al sostegno nei confronti del comune di Licodia per una piena integrazione nel tessuto dei dodici comuni iblei, come ribadito anche nel corso della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dei consigli comunali dello scorso 14 ottobre. Sono certo che, alla luce della qualità e della sensibilità dimostrata da tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato, compresi i rappresentanti dei comuni iblei, non sarà affatto difficile raggiungere, senza criticità, anche questo risultato”.
Anche il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, esprimendo la sua massima soddisfazione per il risultato raggiunto, afferma: “Sono felice e mi dispiace solo che l’adesione al Libero Consorzio di Ragusa non si è potuta concretizzare, a pochi giorni dalla prima scadenza normativa, con altre realtà di comune identità come Mazzarrone, Grammichele, Mineo con i quali si era avviato lo stesso forte ed incessante impegno personale ed istituzionale che si è avuto con Licodia Eubea. Adesso, come sempre avviene, il successo per avere “unito anziché dividere” avrà molti “padri”; non ci sono allori o medagliette da distribuire perché sono i fatti che li assegnano ed ora quindi c’è solamente bisogno di futuro e non di passato avviando un serio lavoro di costruzione di una nuova realtà che si poggi certo su un tessuto connettivo virtuoso economico, sociale, culturale ed istituzionale che è stato un modello per il sud del Paese che ha necessità urgente di rivitalizzarsi intraprendendo strade diverse, lungimiranti, creative ed innovative capaci di valorizzare il patrimonio dei nostri territori. ”