La loro casa è all’asta, ma Salvo e Teresa non mollano: “Ecco perchè abbiamo aperto una bottega”

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Salvo e Teresa non mollano

Anche a cinquant’anni si può ricominciare, con coraggio, spinti dal sorriso e dal supporto degli amici ma soprattutto dall’amore per i cinque figli. È una storia di speranza quella della famiglia Barca, la cui abitazione è ancora a “rischio sciacallaggio”.

Salvatore e Teresa Barca per 20 anni hanno gestito e portato avanti un negozio di frutta e verdura. Nel 2005 decidono di ingrandirsi ma con l’arrivo della crisi, dopo pochi anni, i debiti iniziano ad accumularsi e non riescono più a pagare le rate del mutuo. La casa, presentata come garanzia, viene quindi messa all’asta: inizialmente valeva 250 mila euro, adesso viene rivenduta a 82 mila. A settembre, con il supporto dei Forconi che hanno manifestato davanti all’immobile, gli acquirenti hanno desistito.

Una situazione drammatica, alla quale Salvatore e Teresa hanno reagito ripartendo innanzitutto dal lavoro inaugurando, ieri sera, la loro nuova “bottega di quartiere” in via Carducci.

“Abbiamo cercato di trovare una soluzione, affittando un locale molto più piccolo – ha spiegato Teresa – che abbiamo sistemato con l’aiuto dei nostri figli e degli amici. Ognuno ha contribuito per darci una mano in questo momento di grave difficoltà. Non finirò mai di ringraziarli”.

Teresa racconta che la responsabilità di garantire un futuro ai propri figli è stata la molla che li ha fatti riemergere dallo sconforto. “Il loro supporto, il loro sorriso, il loro amore ci hanno dato la carica per trovare una soluzione. Nel momento in cui ci sentivamo sconfitti, perché non è certamente facile trovare un lavoro, guardando i nostri cinque figli abbiamo avuto il coraggio di andare avanti”. Grazie a queste forti motivazioni, dopo oltre un mese di inattività, i coniugi Barca riaprono i battenti, nella speranza che le cose si aggiustino.

“A mio marito piace questo lavoro anche se è un percorso certamente non facile. Abbiamo aperto una piccola bottega di quartiere, calda e accogliente”. Un luogo dal quale la famiglia Barca costruirà un nuovo futuro, con l’aiuto iniziale dei figli. “Il maggiore è laureato, il secondogenito si laureerà fra qualche mese. Per adesso hanno messo da parte gli studi, ma presto riprenderanno le loro attività”.

La casa rimane sempre all’asta. “Fra due mesi dovrebbe essere eseguito nuovamente lo sfratto – ha concluso Teresa Barca – ce ne preoccuperemo a partire da domani. Intanto cerchiamo di lavorare e di tornare almeno in questo alla normalità”.