L’ombelico del Mediterraneo, teatro del mondo. La Sicilia raccontata da Giuseppe Leone

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Giuseppe Leone presenta due volumi

È un’Isola sospesa quella che scandisce le pagine dei due volumi editi da Postcart Edizioni, ‘Storia di un’amicizia’ e ‘Sicilia. L’isola del pensiero’.

I libri, attraverso gli scatti di Giuseppe Leone, restituiscono il senso di appartenenza ad una terra senza tempo, una terra nella quale tutto sembra immobile, sebbene tutto appaia lontano, avvolto da una luce diafana, condensato nel chiaroscuro di architetture preziose, di volti segnati, di paesaggi ancestrali. Una “isola del pensiero”, quella alla ricerca della quale Leone intraprende un viaggio nella sua terra, tra geografia e letteratura, accompagnando le fotografie con brani letterari e poetici di grandi scrittori che hanno percorso i suggestivi luoghi siciliani.

Il libro racchiude un excursus di immagini e parole che coinvolge e permette di riscoprire la bellezza della Sicilia, una terra “dai molteplici volti e che concepivo come l’ombelico del Mediterraneo: teatro del mondo”, scrive Giuseppe Leone nelle prime pagine del libro, parlando della voglia di allargare gli orizzonti provata da adolescente, passione che rese la Sicilia il parametro di un’osservazione di un luogo che per anni è stato dimenticato e che torna alla ribalta all’epoca di “Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Luigi Capuana e Federico De Roberto, i quali descrissero e raccontarono la sicilianità, spinti dalla necessità di giungere ad una conoscenza più profonda e reale dell’uomo e del paesaggio”.

E come i grandi scrittori, anche Leone descrive la Sicilia facendo leva sul “richiamo risonante” alla sue radici di origine, facendo anch’egli della Sicilia “un teatro che in ognuno torna e diventa luogo della memoria”. Queste le parole che Leone dedica agli scrittori Sciascia, Bufalino e Consolo, “voci echeggianti nella foresta fitta di contraddizioni, illuminata però dalla luce della sapienza e dell’intuito profeta”, la cui amicizia viene racconta attraverso i ricordi e i suoi scatti. “Un giorno mi chiamò al telefono Enzo Sellerio – racconta Leone tra le pagine di Storia di un’amicizia – raffinato editore siciliano, per visionare il mio lavoro sul paesaggio ibleo, in quanto ne aveva sentito parlare con elogiativo apprezzamento. Mi invitò a recarmi a Palermo in modo da poter osservare attentamente le fotografie, insieme alla moglie Elvira, e gentilmente mi accolsero nello studio in via Siracusa, esaminarono commentando con gaudio fervore al punto che a bruciapelo mi chiesero di realizzarne un libro. Accettai immediatamente”.

“Durante uno dei tanti incontri in casa editrice, Enzo Sellerio mi presentò Leonardo Sciascia, consulente amico e grande sostenitore dell’editoria selleriana”. “Nello stesso periodo – continua il racconto di Leone – ebbi l’incarico da Sellerio di restaurare e stampare circa cento lastre fotografiche di fine ottocento, che dovevano costituire il corpus di un libro introdotto da uno sconosciuto professore di Comiso, Gesualdo Bufalino”. Nasce così il dedalo di relazioni che portò alcuni dei maggiori artisti siciliani a conoscersi. “Attorno al 1981 alla casa di villeggiatura di Sciascia, nei pressi di Racalmuto – si legge successivamente nel testo Leone – ebbi invece il primo incontro con Vincenzo Consolo, scrittore già affermato e noto per il suo romanzo ‘Il sorriso dell’ignoto marinaio’. (…) Capii, in quel periodo, che si era formato attorno alla casa editrice di Enzo ed Elvira Sellerio un trio intellettuale e culturale di primordine”. Storia di un’amicizia è appunto una narrazione di vite diverse, unite dall’arte e dalla letteratura in primis e da un forte legame, illustrata e raccontata con episodi, momenti, aneddoti e fotografie.

I due volumi, entrambi a cura di Giuseppe Prode, saranno presentati in varie tappe sul territorio siciliano, a partire da mercoledì 28 ottobre,alle 18,30, a Ragusa, presso la Prefettura. La data ragusana apre ad una tournée che toccherà i maggiori centri dell’Isola: il 29 ottobre a Palermo; il 30 a Noto; il 31 a Modica presso la Fondazione Grimaldi. Ed ancora domenica 1 novembre a Catania, il 3 novembre a Caltagirone, il 4 novembre a Comiso presso la Fondazione Bufalino. Infine, giorno 4 dicembre nuovamente a Palermo presso l’Auditorium Rai.