Arsenale di armi scoperto dalla Polizia. In manette tre vittoriesi

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La Policia scopre arsenale di armi

Rinvenuto a Vittoria un vero e proprio arsenale, armi, congegni di puntamento, munizioni, giubbotti antiproiettile, fucili a pompa con puntatore laser, congegni di puntamento per il tiro da precisione utilizzati dai cecchini, armi straniere, polvere da sparo, macchine per fabbricazione e modifica delle potenzialità delle munizioni e droga.

La Squadra Mobile indaga sulla provenienza delle armi, potrebbero appartenere ad uno dei clan mafiosi operanti in provincia di Ragusa.

Spiccata potenzialità offensiva delle le armi sequestrate, tra queste la penna-pistola di 007.

La Polizia Scientifica è già al lavoro per verificare se le armi sono state utilizzate per commettere delitti, grazie alla banca dati delle armi della Polizia di Stato.

Tre gli arrestati vittoriesi, detenevano illegalmente le armi per altro tutte pronte all’uso e perfettamente funzionanti.

Ecco i dettagli dell’operazione.

Il Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, ha disposto che le diverse articolazioni della Polizia di Stato della provincia di Ragusa effettuassero un capillare controllo dei comuni di Vittoria e Comiso tra il 22 e il 23 ottobre.

La Squadra Mobile di Ragusa ed il Commissariato di Vittoria in osservanza alle direttive del Questore, hanno pianificato per settimane i controlli da effettuare, sulla base di indagini articolate e complesse che la Sezione Criminalità Organizzata svolge costantemente.

Per ottenere risultati di questa portata bisogna programmare le fasi operative: uomini, mezzi, unità di supporto anche cinofile, addetti al controllo del territorio per supportare gli operatori in borghese, auto blindate, giubbotti antiproiettile per la sicurezza dei poliziotti.

Già dal pomeriggio di giovedì ben 60 uomini intervenivano su diversi siti del territorio per ivi effettuare le perquisizioni pianificate, con l’obiettivo di ricercare armi, materie esplodenti e droga.

Dopo poco più di un’ora dall’inizio delle operazioni di Polizia, i primi risultati iniziavano ad arrivare dall’abitazione di uno degli arrestati, grazie anche al cane antidroga “Asko” che fiutava essere in quel sito della droga. Il cane si avventava sul forno in pietra costruito nell’abitazione che si trova all’interno del soccorso stradale da lui gestito insieme al padre. Qui un operatore di Polizia vi riveniva un grosso involucro in plastica con all’interno oltre 650 di sostanza stupefacente.

Nel contempo anche i cani antiesplosivo fiutavano che qualcosa di loro interesse vi fosse: all’interno di un armadio dell’abitazione venivano così rinvenute 3 pistole e due fucili pronti all’uso sui quali si sta procedendo ad un’attenta analisi.

L’arrestato provava pure ad accennare ad una linea difensiva: “l’ho comprata tutta per me la marijuana, fumo molto, è per uso terapeutico” – “le armi non sono le mie, non ne so nulla”.

Contemporaneamente all’interno della segheria di un soggetto già noto alle forze dell’ordine, dopo ore di ricerche di armi e droga, uno degli uomini della Squadra Mobile ha rinvenuto sopra una catasta di legno e materiali per la produzione di cassette per il mercato ortofrutticolo alta 5 metri, un tubo in plastica appositamente costruito per custodire un fucile a pompa americano dalle spiccate potenzialità offensive ed un puntatore laser che amplifica la pericolosità dell’arma. Si tratta di un’arma storicamente utilizzata dalle Forze di Polizia statunitensi che l’uomo deteneva illegalmente e di sospetta importazione illegale. Insieme all’arma vi erano altre parti di armi da fuoco risultate rubate. Il tutto in perfetto stato di manutenzione e pronte per essere utilizzate.

L’uomo si assumeva sin da subito la responsabilità della detenzione, provvedendo a fornire una giustificazione sul possesso: “Le ho trovate mentre facevo i miei bisogni in campagna e le ho portate in azienda”.

Ed ancora, un altro team della Polizia di Stato coordinato da un Ispettore della Squadra Mobile, è intervenuto presso l’abitazione di un altro arrestato. Inizialmente la perquisizione sembrava sortire esito negativo. La pervicacia e determinazione degli operatori di Polizia indaffarati a cercare in ogni possibile nascondiglio, in un con altro cane dell’Unità Cinofili della Questura di Catania “Andi” fiutava e rinveniva una cartuccia inesplosa. Atteso il primo riscontro positivo, gli investigatori hanno continuato le ricerche ed al piano superiore, nascoste in una legnaia, tra materiali edili e tronchi per il camino, è stato trovato un vero e proprio arsenale.

Gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria hanno così rivenuto altre armi di ogni tipo (tra cui la cosiddetta penna-pistola di 007), tutte con spiccate potenzialità offensive; inoltre vi erano materie esplodenti, polveri da sparo, munizioni di ogni tipo con maggiorazione delle potenzialità, fucili con matricola abrasa, pistole modificate complete di silenziatore, giubbotti antiproiettile.

All’esito dell’attività condotta, è stato possibile appurare che tutte le armi rinvenute erano di pronto impiego, questo è il primo elemento che gli investigatori della Sezione Criminalità Organizzata della Polizia di Stato stanno valutando; si sta analizzando ogni elemento sugli attuali equilibri tra i diversi gruppi di criminalità organizzata interessati nel recente da scarcerazioni di alcuni adepti per fine pena, in special modo quelli che una volta erano tra loro contrapposti.

I RISULTATI IN NUMERI

3 arresti, 5 denunce in stato di libertà, 8 pistole di cui una con silenziatore, 9 fucili di cui uno a pompa, 7 congegni di puntamento di precisione, 1 giubbotto antiproiettile, una penna-pistola, KG di polvere da sparo, centinaia di munizioni, 700 grammi di marijuana, 6 patenti ritirate, 5 sequestri di veicoli, 25 controlli di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, 30 perquisizioni personali, 25 perquisizioni locali, 43 sequestri, 3 arresti, 5 denunciati, 7 segnalati, 14 esercizi commerciali verificati, 220 persone identificate, 102 i veicoli controllati, impiegati 100 uomini, 5 unità cinofile, 40 veicoli della Polizia di Stato impiegati.