Da venerdì 9 ottobre è in rotazione radiofonica e disponibile in digital download “Cane che abbaia morde”, il nuovo singolo della cantautrice vittoriese Cassandra Raffaele. Il brano, scritto e composto dalla stessa Cassandra, anticipa il suo secondo progetto discografico, “Chagall”, in uscita il 30 ottobre. Il singolo racchiude in sé l’energia frutto di un lungo lavoro di sperimentazione e ricerca del suono, e unisce il punk all’elettronica, l’analogico al digitale.
Il disco si compone di 10 tracce ed è il primo che vede Cassandra Raffaele anche nei panni di produttrice e arrangiatrice. “Anche ne ‘La valigia con le scarpe’ mi ero già messa in gioco nel doppio ruolo, ma “con Chagall – racconta – ho dato pieno sfogo alla mia creatività, imparando ad utilizzare “le macchine”, accanto al mio fedele braccio destro, l’arrangiatore catanese Carlo Longo”.
“Chagall” segna, quindi, una svolta importante nella carriera della cantautrice e vanta importanti collaborazioni con alcuni dei nomi più noti della scena cantautorale italiana e internazionale tra cui Elio (di “Elio e le Storie Tese”), Brunori SAS e l’artista francese Nico & the Red Shoes.
“E’ un lavoro che ha richiesto tanto impegno – spiega – ma ho affrontato il tutto con un entusiasmo e una determinazione fuori dalla mia portata. Ho anche perso 5 chili, ma ho avuto accanto una squadra al top. Oltre a Carlo Longo, che ha lavorato alla realizzazione di questo disco e del precedente, occupandosi delle riprese e collaborando agli arrangiamenti, ci sono stati Giacomo Fiorenza e Andrea Suriani dell’Alpha Dept di Bologna , (etichetta 42) che hanno curato i suoni del progetto, Riccardo Piparo (Ti.Pi.cal) per il mix del mio primo singolo, Cane che abbaia morde, ed inoltre una squadra di musicisti straordinari e tutti siciliani, il chitarrista Osvaldo Lo Iacono, i bassisti Gabriele Migliaccio e Biagio Martello e il batterista Cristian Falzone. Non abbiamo badato a giorni festivi, né a vacanze, ma sono decisamente soddisfatta del lavoro fatto. E’ un album di libertà, di creatività ma anche di tanta sperimentazione. Ho ricercato suono per suono, mescolando generi anche distanti tra loro, il dubstep con il punk e l’elettronica. Lo dedico a tutti quelli che si lasciano sedurre dai testi, ma non disdegnando il ritmo e il sound”.
All’interno ci sono diverse collaborazioni con cantautori del panorama musicale italiano e non solo: cosa ti hanno dato e lasciato?
Mi hanno lasciato la loro grande umanità e professionalità, tanti consigli costruttivi e concreti per migliorarmi, e il loro senso dell’arte, un dono da condividere.
Chagall è il coronamento di un percorso che ti ha portato ad un cambio netto di immagine e stile. Com’è cambiata Cassandra negli ultimi anni e che artista è oggi?
In 4 anni ho seguito sicuramente un’unica strada emotiva, quella dell’autodeterminazione, esplorando e lasciandomi sedurre da variegati paesaggi musicali. Ho giocato molto con me stessa, perché volevo mettermi alla prova e capire dove potevo spingermi, artisticamente e musicalmente. Oggi sono il risultato di questo “gioco”, ma che nasce da scelte continue, sacrifici, arrivi e dipartite.
Il 9 ottobre è uscito il singolo “Cane che abbaia morde”, brano che tu stessa hai scritto e composto. Ispirandoti a cosa/chi?
Ho pensato alle frasi fatte, alle belle parole, ai discorsi dei saggi lungimiranti che poi tanto saggi non sono, a tutti quelli che dicono di essere una cosa e poi si rivelano tutt’altro. Viviamo oggi più che mai, l’eterno dilemma delle contraddizioni, dove il cane che abbaia, ahimè, morde.