La Polizia di Stato, chiude la settima casa a “luci rosse” nel centro storico di Ragusa, grazie alla segnalazione di una residente: “Non ce la faccio più sento grida di ogni genere, non so come spiegarlo ai miei bambini”.
La Squadra Mobile era stata informata dalla residente che in una casa a pochi passi dalla sua vi erano diversi uomini in attesa di consumare rapporti sessuali a pagamento. La donna si diceva certa in quanto da casa sua sentiva grida di ogni genere e parole di sicuro difficilmente spiegabili ai suoi bambini.
“Ho visto su internet che avete chiuso tante case dove si esercita la prostituzione a Ragusa, vi prego ho anche io ho un problema, per favore intervenite” – ha detto la donna agli agenti.
In brevissimo tempo la Squadra Mobile ha predisposto un mirato servizio grazie agli agenti della Sezione specializzata in criminalità straniera e prostituzione che effettivamente ha riscontrato quanto segnalato. Predisposto il servizio, si è appurato che all’interno di una casa in Via G.B. Odierna c’era una prostituta colombiana (con cittadinanza italiana) insieme ad un cliente.
Come spesso accade le prostitute sub affittano le case ad altre prostitute così da cambiare spesso città ed offrire sempre “novità” ai clienti in cerca del piacere sessuale a pagamento. Oggi è stato convocato il proprietario che sarà diffidato dal non affittare case a soggetti che poi esercitano la prostituzione, anche se per lui la rendita è molto più alta.
All’interno dell’abitazione sono stati trovati i soliti “accessori” per ogni gusto sessuale, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso.
Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento.
Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come per il sesso di gruppo.
Il cliente, un disoccupato ragusano di 50 anni, ha riferito di essersi innamorato della donna tanto da averle portato solo una pizza al fine di consumare la cena per poi avere un rapporto sessuale pagando 50 euro. “Per favore non mandatela via mi sono innamorato, non fa nulla di male”.