Sedici anni e otto mesi. E’ la pena inflitta dal Gup del Tribunale di Ragusa al comisano Mirko Bottari, 23 anni, accusato di avere ucciso il padre ipovedente nel luglio del 2013.
L’uomo fu arso vivo.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, il giovane uscì di casa, riempì una tanica di benzina in un distributore. Poi, rientrato a casa, la versò addosso al padre che dormiva e appiccò il fuoco con un fiammifero.
Bottari stato processato con il rito abbreviato dopo che i periti hanno accertato che il giovane era in grado di affrontare un processo penale.