I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ragusa e della stazione di Chiaramonte Gulfi, con l’ausilio di una squadra di carabinieri del 7° Reggimento “Trentino Alto Adige” di Bolzano (che si trova in Sicilia in supporto alla territoriale per motivi di ordine pubblico), hanno denunciato un’insegnante calatina per furto.
Verso le 12, presso il bar dell’area di servizio di Coffa, lungo la statale 514, un uomo stava prendendo il caffè e aveva lasciato il proprio costoso smartphone, del valore di circa cinquecento euro, sul bancone. Perso un attimo di vista il telefono, al momento di riprenderlo non l’ha più trovato. Anziché farsi prendere dallo sconforto, ha avuto la prontezza di chiamare il proprio numero dall’apparecchio di un conoscente.
Guardandosi intorno per cercare di capire chi fosse stato è rimasto incredulo quando ha sentito la suoneria del proprio telefonino provenire dalla borsa di una signora presente all’interno del locale.
Senza tergiversare o con mezzi termini è andato dritto dalla donna e le ha richiesto indietro il proprio apparecchio. Quest’ultima ha risposto che non ne sapeva nulla e ha guadagnato l’uscita. Quindi è salita in fretta in auto e s’è allontanata. La vittima però ha notato marca, modello e colore dell’auto della fuggitiva e ha informato i carabinieri, ponendosi egli stesso “alle calcagna” della donna che, dopo circa 6/7 km è stata fermata da due carabinieri. Richiestole il telefono, essa ha nuovamente negato ma dalla perquisizione del veicolo è stato trovato nel porta oggetti.
La donna, un’insegnante 52enne di Caltagirone, è stata portata in caserma e denunciata per furto. Stante il suo stato di totale di incensurata i carabinieri hanno deciso di non arrestarla ma di mandarla a piede libero.
La prof. non ha fornito spiegazioni sul proprio comportamento.