Ventotto anni, una laurea magistrale in informatica, Luigi Claudio Viagrande sin da ragazzo ha sviluppato un forte interesse per le arti creative fino al raggiungimento dell’autopubblicazione, nel 2004, del testo ‘Colonne sonore per videogiochi’, una raccolta di colonne sonore e spartiti musicali autoprodotti. Successivamente ha cominciato ad affinare la sua tecnica narrativa scrivendo brevi romanzi fantasy.
‘Ancients: il grande freddo‘ è il titolo del suo ultimo libro, stampato da Book Sprint Edizioni.
“In un mondo gelido devastato da un virus letale, Liam Cooper è un ragazzo di appena 27 anni che vive un’esistenza mediocre ma al riparo dal virus all’interno della città-cupola di Nuova Yermo. La sua vita cambierà quando il Professor Graham, Leader della congrega dei Sapienti, decide di trasferirlo nella prestigiosa Università di Pahrump, luogo dove si formano le menti che in un futuro ancora distante e incerto riusciranno a debellare il virus dalla faccia della terra. Per sempre. Qui, Liam viene a conoscenza di una inquietante verità; il virus sta rapidamente conducendo il globo verso un tragico epilogo: una glaciazione. Il processo non è irreversibile e Liam affronterà un viaggio crudele e pericoloso nell’estremo tentativo di salvare le poche persone ancora in vita. Conoscerà un mondo dominato dalla malvagità e dalla crudeltà dell’uomo e scoprirà che la verità è ancora più agghiacciante di quanto sembri. Fuori c’è ben altro, una realtà ancora più oscura e terribile del virus stesso”.
Una tecnica narrativa che riesce a trasformare le parole in immagini. Dalla carta alla terza dimensione del film, perché il lettore è trasportato all’interno della narrazione di cui diventa partecipe come fosse quasi realtà.
Una tecnica e uno stile che Luigi ritrova nel suo autore preferito, Stephen King
“Credo che nel suo stile ci siano determinati meccanismi per catturare il lettore che vengono sfruttati anche nelle meccaniche dei videogiochi”.
Da cosa nasce ‘Ancients’?
“Dalla coniugazione tra il fantasy e la fantascienza. Ho in cantiere molte altre idee per questa mia opera ma non voglio rivelare molto”.
Chi lo conosce, sa che non rimarranno solo idee, perché Luigi è persona determinata e appassionata.
‘Ancients’ è il frutto di un lavoro sul campo. Grazie alla collaborazione di un gruppo di amici: Mario, Gianluca e Gabriele.
“Ho voluto testare, prima di scriverla, l’ambientazione di ‘Ancients’. Ogni settimana giocavamo di ruolo la sera e loro interpretavano i loro personaggi e li facevano muovere all’interno della mia ambientazione. Ogni loro sorriso, ogni sguardo stupefatto, incuriosito, anche la tristezza che provavano in determinati momenti era una vittoria per me perché mi ha fatto capire che la mia opera poteva risultare vincente”.
A Eleonora il privilegio della prima lettura del romanzo
“E’ una mia cara amica. Lei ha letto per prima il romanzo mentre lo stavo ancora scrivendo. Mi ha dato preziosi consigli che ho accolto con gioia perché erano i consigli di una lettrice, non di un tecnico. Ogni capitolo che finivo lei lo leggeva ed è stato molto importante per me vedere come le mie parole riuscivano ad emozionarla e catturarla”.