La commozione del vescovo Urso: “Le tappe della mia vita segnate dalla presenza di Maria”. Ecco il video

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Il vescovo urso annunci il successore


Ha fatto ingresso nella Cattedrale qualche minuto prima di mezzogiorno, accolto da un lungo applauso, in piedi, da parte di sacerdoti, religiose e fedeli che in pochi minuti hanno affollato la chiesa.

Davanti a un semplice leggio, con in mano la carpetta blu che conteneva la comunicazione della Nunziatura apostolica del provvedimento della Congregazione per i vescovi, monsignor Paolo Urso ha introdotto il motivo della comunicazione: la nomina del nuovo vescovo, Carmelo Cuttitta, fino a ora ausiliare di Palermo.

Ha spiegato che la legge della Chiesa prevede, per i vescovi, le dimissioni al compimento dei 75 anni.

“Ho compiuto gli anni il 17 aprile – ha detto il vescovo Urso – e il 18 ho scritto a Papa Francesco. Ho insistito, nella lettera, perché il cambio avvenisse presto. Perché il periodo che va dal momento in cui ci sono le dimissioni alla nomina del nuovo vescovo si può vivere una fase di blocco, di stallo, di rallentamento della vita diocesana. E quando ciò avviene in una diocesi viva come la nostra, la situazione può creare un danno dal punto di vista pastorale”.

Mezzogiorno, le campane della Cattedrale iniziano a suonare.

”Alcuni giorni fa – ha proseguito il vescovo – ho ricevuto la notizia dalla Nunziatura che avrei dovuto dare oggi, a mezzogiorno, la comunicazione del nome del nuovo vescovo. Per me è un momento importante questo, perché tutti i momenti significativi della mia vita sono accaduti nel giorno della festa della Madonna”. Si è interrotto, commosso. Ha ripreso al termine di un affettuoso e lungo applauso. “Il 7 ottobre del 1962 – ha aggiunto – sono stato ordinato sacerdote. E il 7 ottobre è la festa della Madonna del Rosario. Tredici anni fa ricevetti la notizia, dal Nunzio, della mia nomina a vescovo di Ragusa, proprio nel giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio. E oggi do a voi questa importante notizia”.

Dopo la comunicazione della nomina di monsignor Carmelo Cuttitta, ausiliare di Palermo, a vescovo di Ragusa, un grande applauso si è levato dalla chiesa, mentre le campane della Cattedrale hanno suonato a festa per alcuni minuti.

Monsignor Urso, come ha chiarito lui stesso, rimarrà amministratore apostolico con le facoltà e gli obblighi del vescovo diocesano, fino a quando non farà ingresso in diocesi il nuovo vescovo eletto. Cadranno tutti gli organismi diocesani, ad eccezione del collegio dei consultori perché, ha chiarito monsignor Urso, l’aspetto sinodale è fondamentale nella Chiesa. Decade anche il vicario generale, ma padre Salvatore Puglisi avrà un incarico, fino all’arrivo del nuovo vescovo, con gli stessi compiti. Sempre nell’ottica di un governo collegiale della Chiesa.

Al termine dell’intervento del vescovo, è stato don Paolo La Terra, Cancellerie della Curia, a dare lettura della lettera che il vescovo Urso ha inviato al Papa oggi e della lettera che il vescovo eletto Carmelo Cuttitta ha inviato alla diocesi.

“Ringrazio il Signore – scrive monsignor Urso a Papa Francesco – per le gioie che mi ha donato nei tredici anni di servizio nella diocesi di Ragusa, e che gelosamente custodisco nel cuore come un segno prezioso del Suo amore. A Lei la gratitudine mia e di tutta la comunità ragusana per il Suo ministero, caratterizzato dal coraggio e della generosità. Nelle sue preghiere si ricordi di me e della diocesi di Ragusa”. 

Oltre ai tanti sacerdoti e fedeli, in chiesa anche le autorità cittadine.

Non si conosce ancora la data dell’ingresso in diocesi del nuovo vescovo, ma il diritto canonico prevede che quella che una volta si chiamava ‘presa di possesso’ avvenga entro due mesi dall’elezione.

In contemporanea l’annuncio è stato dato anche al palazzo arcivescovile di Palermo, dal cardinale Paolo Romeo, presente – ovviamente – monsignor Cuttitta.

cuttitta

Un annuncio rotto dal pianto da parte del porporato che, avendo compiuto da due anni e mezzo i 75 anni, potrebbe presto lasciare la guida dell’arcidiocesi palermitana.

Clicca qui per leggere la lettera di monsignor Paolo Urso a Papa Francesco.