“Rimango esterrefatto di fronte alle precisazioni della Soprintendenza di Ragusa in merito ai lavori di restauro della Chiesa Madre di Comiso“.
A dichiararlo è l’on. Giorgio Assenza che, nei giorni scorsi, aveva presentato un’Interrogazione all’Ars denunciando delle palesi alterazioni delle testimonianze storiche del monumento e dei luoghi circostanti sottoposti ai lavori di restauro curati dalla Soprintendenza iblea.
“A rispondere alla mia Interrogazione – continua Assenza – è la Soprintendente, attraverso una nota inviata alla stampa, e non l’Assessore ai Beni Culturali nella sede opportuna: ciò denota una grossolana confusione e una preoccupante mancanza di rispetto dei ruoli istituzionali”.
“Ma c’è di più” – prosegue il parlamentare regionale – “Dalla stessa nota apprendiamo che la responsabilità dello scempio consumato sul lato Nord del sagrato sarebbe del progettista (peraltro sempre appartenente alla stessa soprintendenza) e non della Direzione dei lavori: bene, invertendo l’ordine dei fattori, l’orrore resta tale. Anzi peggio, visto che già ‘il progetto originario – si legge nella nota – prevedeva lo svellimento della vecchia pavimentazione (selciato) e – udite udite – il trasporto a discarica’ della stessa”.
“Cos’altro aggiungere?” – conclude Assenza – “Ci auguriamo che l’Assessore ai Beni culturali intervenga per evitare questo disastro e che si recuperi l’intera pavimentazione a selciato, risalente alla metà dell’Ottocento, nella speranza che non sia già stata avviata ‘a discarica’. É necessario, inoltre, che l’Assessore disponga un’ispezione immediata, anche per chiarire come sia scomparsa ogni traccia del vecchio orologio sul transetto della Chiesa, e perché non si possano fare i necessari accertamenti per consentire l’installazione delle piastrelle maiolicate sulla cupola, per l’acquisto delle quali la Parrocchia dispone dei fondi necessari lodevolmente accantonati in passato”.