Adotti un cane o ristrutturi in centro? A Modica hai uno sconto sulla Tari

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Tari, ecco tutte le riduzioni a Modica

Con l’Imu ferma all’8,6 per mille, la Tasi all’1,85 e la Tari che scende complessivamente dell’1,6% rispetto all’anno scorso, il sindaco di Modica Ignazio Abbate ritiene di poter sostenere a pieno titolo – esattamente al contrario di quel che dice la sua opposizione – che il suo Comune sia uno di quelli con la tassazione più bassa della provincia. “Leggo gli attacchi e non rispondo, mi limito a dire ai cittadini: informatevi su cosa stiamo facendo noi e su cosa fa chi si lamenta”, ha detto stamattina in conferenza stampa: “Invito chiunque a citarmi un solo Comune governato dal Pd in cui si paga meno”.

La conferenza stampa, tuttavia, non è servita al sindaco a rispondere agli attacchi – già il consiglio comunale di mercoledì sera, quando sono state approvate le nuove tariffe, era bastato a consumare lo show – ma piuttosto a informare i cittadini di quante tasse pagheranno nel 2015 e di come possono fare, eventualmente, a risparmiare.

Sulla Tari, in particolare, sono state previste una serie di riduzioni e agevolazioni, di cui però – ed è questa la cosa importante – si potrà beneficiare solo ed esclusivamente presentando l’apposita istanza entro il 20 ottobre prossimo (dato che poi entro il 15 novembre dovranno partire i ruoli).

Diverse di queste agevolazioni erano già previste lo scorso anno, ma in molti casi sono state aumentate, in altri addirittura introdotte ex novo.

Eccole, nel dettaglio:

–   il 100% per lo smaltimento di rifiuti speciali

–   il 30% per l’uso stagionale

–   il 66,67% per i residenti all’estero pensionati

–   il 60% in caso di una distanza dai cassonetti di oltre 1 km

–   il 100% per enti senza scopo di lucro

–   il 30% per nuclei familiari di 3 o 4 persone con reddito Isee fino a 10 mila euro

–   il 30% per nuclei familiari di 4 o 5 persone con reddito Isee fino a 15 mila euro

–   il 50% per gli esercizi commerciali di Marina di Modica

–   il 30% per l’uso stagionale con utenze non doemstiche

–   il 10% per chi fa il compostaggio

–   il 66,67% per gli immobili non utilizzati e privi di allacci

–   il 100% per i fabbricati rurali

–   il 100% per il primo anno per chi fa recupero di immobili nel centro storico

–   il 30% in caso di unico occupante (non prevista nel 2014)

–   il 50% per gli alberghi (non prevista nel 2014)

–   il 40% per le famiglie con disabili (non prevista nel 2014)

–   il 30% per chi adotta un cane dal rifugio sanitario (non prevista nel 2014)

–   il 50% per chi ha un coniuge over 70 e con reddito Isee fino a 10 mila euro (non prevista nel 2014)

“Abbiamo, com’è evidente – hanno commentato il sindaco Ignazio Abbate e l’assessore al Bilancio Enzo Giannone – fatto in modo di andare incontro non solo ai nuclei familiari nelle fasce più deboli, ma anche a coloro che rappresentano il traino dell’economia della città: le imprese artigiane, quelle agricole e soprattutto quelle turistiche”.

Ma su tasse e tributi lo scontro in aula era stato assai duro.

Apprezziamospiegavano i consiglieri del Pd – il recepimento del nostro emendamento volto a garantire una riduzione per i nuclei familiari che abbiano tra i loro componenti soggetti con più di settanta anni con Isee pari o inferiore a 10.000 euro (con la previsione di un abbattimento del 50%) e disabili al 100% (con la previsione di un abbattimento del 40% per un massimo di 250 euro annui). Tuttavia, non possiamo condividere il regolamento Iuc ieri approvato dalla sola maggioranza, perché eccessivamente gravoso per i cittadini. In particolare, l’amministrazione insiste nel mantenere la Tasi che invece a nostro avviso poteva essere cancellata o fortemente ridotta grazie a dei tagli alle spese non necessarie cui purtroppo il sindaco non intende rinunciare”.

Per il consigliere di Sel Vito D’Antona: “Si conferma una tassazione a carico dei cittadini che continua ad essere tra le più alte della provincia. Rimangono immutate le aliquote Imu e l’addizionale Irpef. Viene nuovamente confermata la Tasi con le stesse modalità dell’anno scorso: una aliquota dell’1,85 per mille, che, assieme all’Imu, raggiunge una tassazione spropositata pari al 10,45 per mille, vicinissima all’aliquota massima possibile che è fissata dalla legge al 10,60 per mille. Quanto sta avvenendo in queste settimane esprime tutto il fallimento dell’Amministrazione nella gestione finanziaria del Comune”.