Giornalista, conduttore televisivo, volto noto di programmi quali Quelli che il calcio e Stranamore. Poi, 7 anni fa, la conversione spirituale, la vita che prende una direzione completamente diversa, e la sua popolarità che diventa lo strumento attraverso il quale chiamare alla redenzione e alla fede.
Paolo Brosio è stato, questa mattina, all’aeroporto di Comiso per presentare, in conferenza stampa, il progetto “Volo del cuore” che collegherà il Pio La Torre all’aeroporto di Mostar Bosnia Erzegovina dal 29 gennaio (l’andata) al 2 febbraio 2016 (il ritorno), in occasione della Madonna della Candelora, momento che occupa un posto unico nel cuore del presentatore, perché rappresenta lo spartiacque tra quello che era un tempo e quello che oggi è.
“La mia conversione è avvenuta esattamente in quell’istante – ha raccontato Brosio – e mi auguro di riuscire a mettere insieme un bel gruppo di pellegrini qui nel ragusano e di riuscire a riempire più di un aereo. Vivere Medjugorje d’inverno è un’esperienza incomparabile. Quando ci sono poche persone, la chiesa è semivuota, cammini in collina e senti il vento che soffia è un’emozione immensa. A me ha cambiato la vita”.
Non è ancora possibile sapere i costi dell’iniziativa. “Sarà tutto compreso – ha spiegato Brosio – e cercheremo di venire incontro alle esigenze di ciascuno, ma dobbiamo ancora stabilire i dettagli con il tour operator che da anni segue noi dell’associazione onlus ‘Le olimpiadi del cuore’. Aspettiamo, quindi, di vedere quante prenotazioni ci saranno e come risponderà il territorio”.
Brosio ha avuto poi belle parole per la provincia di Ragusa e la sua meravigliosa campagna che sembra scivolare naturalmente verso il mare. “Chissà che in futuro, quando andrò in pensione – ha esclamato – io non possa prendere in considerazione l’eventualità di trasferirmi qui, in questa terra che è piena di valori e fede, e ne sono dimostrazione i frutti meravigliosi che la terra vi regala”.
L’iniziativa presentata oggi in conferenza stampa ha, comunque, un duplice scopo, e non solo quello di portare i fedeli a Medjogorje per celebrare la Madonna della Candelora. “L’altro obiettivo – ha detto Brosio – è la raccolta dei fondi per la realizzazione del primo presidio di pronto soccorso di Medjugorje, dove abbiamo già costruito due case: una per 21 orfani di scuola materna e asilo nido e una per 22 anziani abbandonati. Sorgono l’una di fronte all’altra, in modo che gli anziani possano essere dei nonni per questi bambini. Ma questa sarà una scommessa ancora più grande: un ospedale con i reparti di cardiologia, chirurgia ortopedica e generale. 1400 mq di costruzione e l’attivazione del 118 nell’Erzegovina. Papa Francesco si è raccomandato di crearlo per tutti, non solo per i pellegrini cattolici ma per ogni altra fede religiosa ed etnia del mondo”.
A proposito di Papa Francesco, la sua opinione sul delicato rapporto attuale tra la Chiesa e Medjugorje?
“Dove c’è una fonte di grande spiritualità, c’è sempre un contrasto con la Chiesa. Anche Padre Pio aveva tre vescovi contro, ed è stato accusato di essersi procurato le stigmate da solo e di andare a letto con le donne che confessava. Io so che Papa Francesco saprà trovare una soluzione che metterà tutti d’accordo. In ogni caso, finché le apparizioni non cesseranno non si potrà prendere alcuna decisione. Quello che è sicuro è che milioni di persone si convertono lì, e in un momento in cui c’è una crisi di fede mondiale avere un posto nel quale la gente arriva quasi atea e torna con la coroncina del rosario in mano non è poco”.
Alla conferenza stampa hanno preso parte i vertici di Sac e Soaco, Taverniti e Di Bennardo, e il sindaco di Comiso, Filippo Spataro. Tutti hanno sottolineato l’importanza della partecipazione di Comiso a questo progetto avviato su scala nazionale, non solo per il servizio che si potrà offrire ai tantissimi devoti ragusani, ma anche per la possibilità di richiamare sul Pio La Torre sempre più voli charter. Per la città, inoltre, una iniziativa che va esattamente nella direzione già scelta: quella dell’incentivazione del turismo religioso.